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Nardò, sgomberato il campo rom per l'arrivo della Kyenge

Sgombero-lampo voluto dal sindaco: fa pulizia in meno di 24 ore...
di Ignazio Stagno domenica 28 luglio 2013

Cécile Kyenge

2' di lettura

Arriva Cecile Kynege e in 24 ore tutto torna al suo posto. Potere del ministro o paura del sindaco di Nardò? Ma tant'è. Un campo della cittadina pugliese dove vivevano extracomunitari e rom,  dopo anni di permanenza, è stato sgomberato in poche ore prima della visita della titolare dell'Integrazione. A fare pulizia è stato il sindaco democratico Marcello Risi. La Kyenge ha visitato la cittadina in provincia di Lecce, e Risi ci teneva a fare bella figura. Peccato che con lo sgombero del campo, in pratica, il sindaco ha rimosso l'unico vero motivo per il quale Cécile si era recata a Nardò.  Crisi di maggioranza - Da anni la Asl sollecitava il Comune affinché sgomberasse l'ex fallegnameria occupata da immigrati e rom. I migranti sgomberati a forza lavorano nei campi del comprensorio di Nardò. Insomma, il sindaco li ha "sfrattati", con tutta probabilità, solo per evitare una figuraccia con la Kyenge. Ma il gesto di Risi si è rivelato un enorme autogol. Sel ha subito dichiarato guerra al primo cittadino: crisi in consiglio comunale e spaccatura nella maggioranza. Polvere sotto il tappeto - L'accusa? "Il sindaco ha messo la polvere sotto il tappeto per fare bella figura con la Kyenge". Il ministro dell'Integrazione nei suoi tour in tutta Italia visita quitidianamente campi abusivi e strutture occupate da immigrati. Il gesto di Risi ha peggiorato la situazione attirandosi probabilmente anche le ire della stessa Kyenge, che è contraria agli sgomberi. Insomma l'epic fail di Risi costerà caro al comune di Nardò. Il sindaco, comunque, con lo sgombero immediato potrebbe ambire già da subito alla tessera della Lega Nord. Il primo sindaco leghista nel sole nel sale e nel sud della Puglia. (I.S.)

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