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Vaticano, il dossier choc: sesso e denaro, lo scandalo che convinto il Papa a lasciare

di Giulio Bucchi domenica 24 febbraio 2013

2' di lettura

Sesso e atti impuri nelle stanze Vaticane, traffici poco chiari di denaro nella Chiesa, due comandamenti violati dagli stessi esponenti religiosi: non fornicare, non rubare. Sarebbe questo il contenuto-choc del dossier che Papa Benedetto XVI aveva affidato a tre suoi fedelissimi nel pieno dello scandalo Vatileaks. Una inchiesta sul mondo della Chiesa, interviste, relazioni, profili, indiscrezioni, tutto nero su bianco e consegnato a Sua Santità lo scorso 17 dicembre: in quel documento, citato da Concita De Gregorio su Repubblica, si parla di crimini e misfatti talmente gravi da fiaccare la forza del Pontefice. Che, secondo la De Gregorio, avrebbe preso proprio quel giorno la decisione di lasciare la propria carica, annunciata poi 10 giorni fa. Sesso nelle stanze Vaticane - Le accuse raccolte dai tre autori, l'83enne cardinale spagnolo Julian Herranz, vicino all'Opus Dei, il cardinale italiano Salvatore De Giorgi e il più anziano, l'88enne slovacco Josef Tomko, sono gravissime. In due tomi e 300 pagine, spuntano "improprie influenze", in pratica ricatti a monsignori e cardinali, da parte di laici cui sarebbero legati da vincoli "mondani". Ne parlava già, ad inizio 2012, monsignor Attilio Nicora, ex Ior, in una lettera rubata dal Corvo Paolo Gabriele dalle stanze del Papa. Nelle carte dei tre altri prelati sono "schedati" protagonisti e luoghi dei "crimini sessuali": ville romane, saune, palazzi vaticani, centri estetici, studentati.  Lo Ior e il "non rubare" - L'altra grana, gravissima, riguarda lo Ior e i traffici sospetti di denaro. Intrecci pericolosi che i tre "agenti segreti" hanno raccolto con dovizia di particolari, classificando i cardinali per aree geografiche, d'influenza e correnti d'appartenenza, anche all'origine della "sfiducia" all'ex presidente dell'Istituto per le Opere Religiose Ettore Gotti Tedeschi. E' soprattutto su questi temi che Benedetto XVI ha maturato la propria sfiducia e la necessità di cedere il posto a un Papa "giovane" e nel "pieno delle forze". Perché la sua Chiesa "dilaniata da zizzania e peschi cattivi", come recita la stessa Relationem segreta, ha bisogno di una svolta.

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