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Assalto alla villa di AngelucciLa tata in ostaggio, botte e furtoPoi il quartetto si dà alla macchia

Fregene, un gruppo di uomini entra nella casa dell'editore di "Libero": rubano tutto ciò che possono, anche una vettura di lusso. Poi le grida e la fuga
di Andrea Tempestini domenica 4 agosto 2013

Antonio Angelucci

2' di lettura

Mare. Vacanze. Fregene. Vai a cena, pensi di trascorrere una piacevole serata con amici e familiari e ti ritrovi dopo mezz’ora con il cuore in palpitazione per una scampata tragedia. È quanto successo all’onorevole Antonio Angelucci, proprietario della testata di Libero e proprietario della Tosinvest, nella serata di mercoledì 31 luglio, nell’arco temporale che va dalle ventuno alle ventidue. Cos’è successo? Che l’onorevole, che si trovava in compagnia della compagna e della sorella, oltre che con una coppia di amici, poco prima delle 22 è stato raggiunto da una telefonata della tata che era rimasta nella villa di famiglia insieme alla figlia e a un addetto alla vigilanza armata. La voce era tremante e raccontava di quattro uomini mascherati, probabilmente romeni (sarebbero stati riconosciuti dalla tata anch’essa romena) che erano entrati nell’abitazione incatenando la guardia. Una volta di fronte alla donna le hanno chiesto della bambina e hanno risposto al silenzio con la violenza. A questo punto, non riuscendo con ogni probabilità a soddisfare il loro primo obiettivo, si sono messi a girare per la villa, hanno rubato ciò che hanno potuto, continuando a discutere ad alta voce con la tata. Per fortuna. Perché grazie a queste urla un vicino ha chiamato il 113 e ha costretto i quattro alla fuga. Gli uomini mascherati però non potevano andarsene a mani vuote. E così prima di allontanarsi dalla villa a tutta velocità hanno deciso di prendersi la vettura di lusso che hanno trovato davanti a loro. Proprio quella Ferrari di proprietà dell’onorevole Angelucci citata più volte negli articoli di Repubblica e dell’Espresso. In mattinata, oggi 1 agosto, i carabinieri hanno ritrovato la lussuosa autovettura a San Gallicano nel Lazio grazie alla segnalazione fornita dalla società che gestisce il segnale del Gps della Ferrari. L'auto si trovava in un campo. Secondo quanto emerso dal segnale Gps dell'auto, i banditi hanno portato ieri la Ferrari fino in Campania, nella provincia di Salerno, e poi sono risaliti in provincia di Roma. (A. V.)  

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