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Il Garante della Privacy: "violazioni in aumento"

La relazione 2012 per la protezione dei dati persinali: i nostri dati non sono al sicuro
di Lucia Esposito domenica 16 giugno 2013

2' di lettura

Sono numeri impressionanti quelli che fotografano quanto sia a rischio la nostra privacy. I nostri dati sono vulnerabili e su più fronti: i social network e i problemi posti dal cyberbullismo, gli smartphone, i tablet, la tutela dei minori nel mondo dell'informazione, il telemarketing, l'uso dei sistemi di localizzazione, le intercettazioni telefonice, la sanità elettronica...Un mondo che diventerà sempre più vasto e che, solo nel 2012, ha portato a 568 violazioni amministrative, 56 violazioni segnalate all'autorità giudiziaria, sanzioni amministrative riscosse per circa 3 milioni 800 mila euro. Sono contenuti nella relazione dell'autorità garante per la protezione dei dati personale del 2012 Antonello Soro,  la maggior parte delle violazioni eiguarda il mancato rispetto delle norme sul telemarketing, la conservazione eccessiva dei dati di traffico telefonico e telematico, la mancata adozione di misure di sicurezza, l’omessa o mancata notificazione al Garante, l’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.   I provvedimenti adottati - Telefonia, credito, videosorveglianza, giornalismo rapporti di lavoro: sono circa 460 i provvedimenti adottati dalle Autorità in materia di violazione dell aprovacy.  I pareri resi dal Collegio al governo sono stati 23 ed hanno riguardato, in particolare, l’informatizzazione delle banche dati della P.a., l’attività di polizia e sicurezza nazionale, la solidarietà sociale. Sono state effettuate 395 ispezioni, che hanno riguardato diversi settori: il telemarketing, l’uso dei sistemi di localizzazione (gps) nell’ambito del rapporto di lavoro, i nuovi strumenti di pagamento gestiti dalle compagnie telefoniche (mobile payment), il credito al consumo e le «centrali rischi», le banche dati del fisco, l’attività di profilazione dei clienti da parte delle aziende. Aumentata rispetto al 2011 l’attività di relazione con il pubblico: si è dato riscontro a circa 35mila quesiti, riguardanti, in particolare, le problematiche legate al telemarketing, al web, alla pubblicazione di documenti da parte della P.a., alla videosorveglianza, al rapporto di lavoro.   L'intervento della Boldrini - Su tema della protezione dei dati  personali è intervenuta anche il presidente della Camera Laura Boldrini che ha detto: "Il tema della protezione della privacy è diventato uno degli argomenti cruciali dell’epoca   moderna" come dimostra anche "l'accesa discussione in corso proprio in  questi giorni negli Usa sui limiti da porre all’acquisizione di informazioni finalizzate alla tutela della sicurezza nazionale".  "Sappiamo bene - osserva Boldrini - che il diritto alla   riservatezza va contemperato con altri diritti egualmente rilevanti,   come il diritto-dovere di cronaca esercitato da chi svolge attività   informativa. E’ utile ricordarlo - ribadisce la presidente della   Camera - anche per evitare il riproporsi delle tensioni e delle   polemiche che negli anni scorsi hanno segnato il dibattito politico".   Quanto al Garante per la privacy, "l'istituzione dell’Autorità   ha grandemente contribuito a sensibilizzare amministrazioni pubbliche   e operatori privati sull'importanza di lasciare la scelta e il   consenso sul trattamento dei dati alla persona interessata. Grazie   alla legislazione italiana, non siamo più disarmati dinanzi alle   banche-dati di grandi burocrazie pubbliche, ai 'filè delle imprese   commerciali e alle schedature di qualche personaggio disinvolto".        

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