Pietro Genovese chiede al Tribunale del Riesame la revoca degli arresti domiciliari ai quali è sottoposto dopo aver investito e ucciso Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli. Il 20enne è indagato per duplice omicidio stradale: il ricorso è stato depositato dai difensori del 20enne, Franco Coppi e Gianluca Tognozzi, e nei prossimi giorni verrà fissata una data per l'udienza a Piazzale Clodio. Per approfondire leggi anche: Bongiorno e "maestro" Coppi, sarà il processo dell'anno Intanto, i compagni di scuola di Gaia e Camilla ieri mattina sono tornati nelle classi del Liceo De Sanctis: alle 9.30 i giovani hanno osservato un minuto di silenzio in tutte le aule, in ricordo delle compagne. E a Corso Francia, nel luogo in cui è avvenuto l'incidente, i ragazzi hanno dipinto un murales con le due ragazze che camminano in un grande cuore. I fatti risalgono alla notte tra il 21 e il 22 dicembre: Genovese, figlio del regista Paolo, alla guida di un suv, sul quale viaggiava con due amici, ha travolto le sedicenni che sono morte sul colpo. Dopo l'impatto il giovane si è fermato per tentare di soccorrere le vittime, poi è stato portato sotto shock in ospedale per accertamenti e analisi ed è risultato positivo ai test alcolemici e tossicologici con un tasso di alcol tre volte superiore al consentito. Il 2 gennaio è stato interrogato e ha ribadito di non essersi accorto, la sera della tragedia, delle due ragazze: «Il semaforo era verde», ha detto. Si attendono i risultati della super perizia chiesta dalla procura.