Allarme randagismo bovini in ItaliaI vitelli in esubero vengono abbandonati

di Nicoletta Orlandi Postidomenica 25 maggio 2014
Allarme randagismo bovini in ItaliaI vitelli in esubero vengono abbandonati
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Sempre più diffuso il randagismo in Italia: un problema che non riguarda solo cani ma, in alcune regioni, anche i bovini. È l’allarme lanciato dall’Ente nazionale protezione animali che, si legge in un comunicato dell’associazione, ha scritto una lettera ai ministeri della Salute, dell’Interno, dell’Ambiente e delle Politiche agricole per sollecitare «azioni mirate e definitive» volte a contrastare il fenomeno. Il randagismo bovino interessa quei vitelli che non vengono utilizzati nell’industria della carne o in quella del latte e, per questo, sono allontanati dagli allevamenti. «Allevatori senza scrupoli - spiega il direttore scientifico dell’Enpa, Ilaria Ferri - che considerano questi poveri animali non alla stregua di esseri senzienti, come la legge riconosce, ma unicamente come oggetti e quindi come una voce di costo. Un peso, un gravame di cui i loro proprietari vogliono liberarsi il prima possibile, incuranti del fatto che in tal modo non solo venga violata la vigente normativa che disciplina il settore, la quale prevede l’apposizione del marchio auricolare e l’identificazione degli esemplari, ma sia anche commessa una serie di reati». «I bovini abbandonati sono attesi da un triste destino - prosegue Ferri - i più fortunati sopravvivono a stento, ma la maggior parte di loro muore. Il che, evidentemente, è assolutamente intollerabile ed inaccettabile dal punto di vista etico. Il randagismo bovino, tuttavia, produce anche conseguenze di altro tipo, rappresentando anzitutto un pericolo per la biodiversità. E sempre all’abbandono di bovini possono essere ricondotti preoccupanti fenomeni di zoonosi, come nel caso della brucellosi che ha interessato esemplari appartenenti alla fauna selvatica».