L'austriaca Martha Heizer, co-fondantrice con il marito (anche lui scomunicato) e presidente di Wir sind Kirche (Noi siamo la Chiesa) è stata scomunicata da Papa Francesco perché dal 2011 aveva deciso di celebrare Messa da sola, come riporta il sito tempi.it. La battaglia - Alla guida di una delle organizzazioni cattoliche più critiche verso la Chiesa, la Heizer, insegnante di religione a Innsbruck, aveva deciso di sfidare il Vaticano a proposito del sacerdozio femminile. Da tre anni diceva messa in casa sua, ad Absam, in compagnia del marito e col tempo davanti anche ad altri fedeli. La Congregazione per la dottrina della fede l'ha messa sotto indagine fino alla sentenza della scomunica. Per la Chiesa, scrive Tempi, la profanazione dell'Eucarestia fa parte dei "delicta graviora", alla stregue di pedofilia e crimini contro la Penitenza. Ribelle fino all'ultimo - Il documento della scomunica è stato ai due direttamente dal vescovo di Inssbruck Mabnfred Scheur. Ma la Heizer e consorte non lo hanno accettato, anzi: "lo abbiamo respinto" non avendo mai accettato né il processo e né quindi la sentenza: "Siamo indignati - hanno detto i due - Siamo nella stessa categoria dei preti colpevoli di abusi, anche se non conosciamo un solo caso in cui qualcuno di quelli sia stato scomunicato". Il movimento - Wir sind Kirche chiede l'introduzione del sacerdozio femminile dal 1995, come ricorda Giacomo Galeazzi su La Stampa, quando pubblicarono "Un appello dal popolo di Dio" con il quale chiedevano anche l'abolizione del celibato dei preti, più democrazia all'interno della Chiesa e l'adeguamento della morale sessuale ai costumi moderni. L'appello raccolse oltre due milioni di firme tra Austria e Germania.