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Renato Vallanzasca grida al complotto: "Mi hanno incastrato"

di Luca Di Martino domenica 13 luglio 2014

2' di lettura

"Sono stato vittima di un complotto. Perché mi è stata fatta una cosa del genere non lo so; so soltanto che entro Natale avrei dovuto discutere della mia liberazione condizionale per poter tornare libero". Si difende così Renato Vallanzasca in seguito all'accusa di aver rubato due paia di boxer e altra merce lo scorso 13 giugno, un furto che al "bel Renè" è costato la revoca del permesso lavorativo da svolgere fuori dal carcere. Secondo la ricostruzione, l'ex bandito della 'mala' milanese si è fermato in un supermercato Esselunga intorno alle 19.15 di sera, dopo il consueto lavoro riabilitativo, per fare la spesa per lui e la sua compagna. Subito dopo si sarebbe dovuto recare in caserma per apporre la firma necessaria a trascorrere il fine settimana a casa. All'interno del supermercato, però - spiega al giudice - "ho visto un giovane di 30 anni che mi ha chiamato e ha iniziato a parlarmi. Si è presentato come un mio conoscente e ha testimoniato di essere stato a tavola con me a un matrimonio". La ricostruzione - Pino, questo il nome che "il bel René" dice esser stato utilizzato dal ragazzo, si è offerto di portargli la borsa nera contenente gli abiti sporchi utilizzati nel carcere. A quel punto Vallanzasca si sarebbe diretto al bancone della salumeria, perdendo di vista il ragazzo per ritrovarlo poi davanti il reparto casse. Qui sarebbe accaduto l'inaspettato: dopo aver pagato, un agente della sicurezza ha fermato Vallanzasca intimandogli di aprire la borsa nera, per poi scoprire oggetti rubati per un totale di circa 70 euro, tra cui due paia di boxer. "Non erano miei - si è difeso - io tra l’altro non compro i boxer al supermercato e non erano della mia taglia". Vallanzasca, dunque, grida al complotto, sostenendo che la merce rubata sia stata inserita nella sua borsa a tradimento. Anche il legale dell'ex bandito, Debora Piazza, smentisce ogni accusa, chiarendo che "riusciremo a dimostrare la sua innocenza. Renato Vallanzasca è cambiato."

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