Si è laureato con il massimo dei voti nell'ottobre 2012 in Economia aziendale presso l'Università di Genova. Poi, come tutti i suoi simili, ha mandato in giro decine di curriculum. Ma le uniche offerte di lavoro sono state quelle per il volantinaggio, compresa una che prevedeva il travestimento da mascotte. Così Roberto Rinaudo, 25enne di Cuneo, si è deciso a fare una proposta "indecente" a chi lo assumerà per il praticantato da consulente del lavoro necessario per trovare il primo vero lavoro: pagare per essere assunto. Sul tavolo mette mille euro, cioè tutti i risparmi che nell'anno e mezzo dalla laurea ad oggi è riuscito a mettere da parte grazie a piccoli lavoretti. "Dal giorno in cui mi sono laureato - spiega il giovane piemontese a Il Giornale - sono andato alla ricerca di un praticantato che mi permetta di avviare la professione. Praticantato che per sua natura è non retribuito e non costituisce l'instaurazione di un rapporto di lavoro". Nonostante questo, nisba. Solo porte chiuse. Così, Roberto è disposto non solo a lavorare gratis, ma addirittura a pagare per farlo.