Si chiamano come lei e sono originari dello stesso paese: San Carlo Canavese. Ma giurano di non aver nulla a che fare con Elsa Fornero, il ministro più odiato della seconda repubblica. Sono Antonio, pensionato di 79 anni, eil vicino di casa Giorgio, impiegato. Di cognome fanno, ahiloro, Fornero. E da un anno e mezzo a questa parte ricevono nella cassetta della posta lettere minatorie da mezza Italia. Insulti, minacce, storie personali di "esodati" che si ritengono rovinati dalla ministra del Lavoro del governo Monti. L'ultima, come riportano le pagine della cronaca torinese de La Stampa, è dello scorso 14 ottobre e suona più o meno così: "Sugli esodati la Fornero ha fatto solo c...". Ma la prima è quella che non dimenticheranno maai, perchè si chiudeva con un "vi uccideremo tutti". Alcune delle lettere le mette nella cassetta il postino, ma altre vengono consegnate addirittura a mano: "E questo mi infastidisce parecchio – spiega Antonio Fornero – anche perché, una notte, ho sentito chiaramente il rumore del motore di una macchina sotto le finestre di casa. E poi ho trovato la solita lettera. Adesso ho deciso di non aprirle nemmeno più, non si sa mai. Le porto direttamente in caserma". Il più anziano dei due Fornero, nonostante la sua villa sia già protetta da un sistema di allarme, ha deciso che installerà anche delle telecamere: "È per tutelare ancora di più la mia famiglia".