“Fermi tutti!”. E' questa la minaccia dei volontari della sanità e del soccorso che oggi saranno in piazza, a Montecitorio, per protestare contro l'ennesimo ostacolo burocratico che devono affrontare: ovvero la decisione di Autostrade l'Italia di far pagare il pedaggio autostradale alle autostrade, a meno che non siano – ma devono certificarlo – in servizio di soccorso. Il cambiamento sarebbe dovuto partire già da febbraio, ma, in una nota diffusa dalla società Autostrade per l’Italia, si legge che “le attuali convenzioni in scadenza con le associazioni di volontariato saranno prorogate fino al primo luglio 2014”. Una proroga che non rassicura affatto i volontari che minacciano lo sciopero. “Siamo 200mila e con 5000 ambulanze garantiamo il 70 per cento del soccorso sanitario nazionale. E se ci fermassimo per un giorno?”, spiegano al Fatto Quotidiano. “Siamo scioccati, è un paradosso, è assurdo, l’ennesimo dei cavilli burocratici che ostacolano il volontariato e tolgono entusiasmo a persone che dedicano il loro tempo in maniera gratuita per il bene della comunità”, tuona Roberto Trucchi, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie. Autocertificazioni - “Le ambulanze dovranno giustificarsi dimostrando di essere in servizio, magari con un barellato a bordo? E poi i volontari delle nostre segreterie dovranno perdere fior di tempo a rendicontare i servizi e i pedaggi per ricevere chissà quando un rimborso?” si chiede Trucchi. In sostanza, spiega Il fatto quotidiano, Autostrade per l’Italia ha deciso di interpretare in modo più restrittivo la norma e decidere che le ambulanze devono dimostrare di essere in pieno servizio di soccorso. L’autostrada rimarrebbe gratuita solo per i soccorsi di emergenza, ma non, ad esempio, per i trasporti di disabili, oncologici e dializzati. Per dimostrare di essere passati dal casello per effettuare un soccorso, i volontari dovranno fare un’autocertificazione, che sarà comunicata dalle associazioni ad Autostrade tramite un’apposita piattaforma web che la società metterà in piedi a proprie spese. Un telepass per i volontari - Da parte sua Autostrade dopo la denuncia dei volontari ha scritto una nota in cui si legge che "la legge prevede espressamente l'esenzione dal pedaggio solo per i veicoli adibiti al soccorso e impegnati nello svolgimento del servizio d’emergenza" e "non è nella disponibilità delle società concessionarie disporre diversamente". "In ogni caso" Autostrade per l’Italia si dichiara "disponibile a fornire gratuitamente il Telepass a tutte le associazioni di volontariato che prestano servizi di soccorso a fronte dell’impegno, anche al fine di evitare gli abusi accertati, di provvedere all’autocertificazione della natura, ai sensi di legge, dei transiti". Il tetto del 5 per mille - Tra le richieste dei volontari, oltre al rinnovo della convenzione con Autostrade, c’è anche l’abrogazione del tetto dei 4 milioni di euro ricevuti dal 5 per mille. “Con il tetto perdiamo molti dei soldi che gli italiani vogliono destinare a noi” denuncia Trucchi al Fatto. Infine la questione del servizio civile. “Vogliamo – continua il presidente delle Misericordie – che anche gli stranieri residenti in Italia possano svolgerlo e che la sua durata sia fissata in modo chiaro e definitivo a un anno. Voglio che sia chiaro che non stiamo protestando per difendere un nostro interesse, ma per garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini”.