Si chiamava Nicole, è morta a 37 anni, ed era un transessuale. Alla sua morte la famiglia, di Avenza (Carrara), ha deciso di vestirla da uomo prima di farla seppellire. Una decisione, quella dei suoi parenti più stretti, che ha però fatto insorgere il mondo Lgbt e gli amici di Nicole. In una nota congiunta le associazioni Consultorio transgenere, Mit, Mondo Arcobaleno Lbt e Movimento la qualità della vita hanno scritto: "La famiglia non è stata in grado nemmeno nel momento doloroso del trapasso di rispettare Nicole per quello che era, per quello che da sempre attraverso il suo modo di vivere, di riconoscere che il suo essere coerentemente donna giorno per giorno non era legato ad un capriccio ma era più grande di lei e apparteneva al suo genere". E ancora, prosegue la nota: Nicole "ha vissuto i suoi ultimi vent'anni con orgoglio e determinazione. Essere trans le ha dato quella dignità che sentiva essere sua". Anche su Facebook decine di amici della trans hanno manifestato la spessa opinione, condividendo il comunicato sulla pagina di Regina Satariano, referente toscano del Movimento Identità sessuale.