In controtendenza rispetto all'idea di svecchiamento della politica tanto sbandierata da Renzi, c'è in Italia un esercito di politici over 80 che continuano a candidarsi e a vincere le elezioni. Personaggi come Ciriaco De Mita, 86 anni, che dopo essere stato ex di tutto (ex premier, ex ministro, ex segretario della Dc) è diventato ora sindaco del suo paese: Nusco, un comune di 4.280 anime nell'alta Irpinia. A dimostrazione, scive Marco Cremonesi sul Corriere, che è "un leader con intorno un gruppo di adepti che ne ascoltano il verbo con intatto rispetto. E non tutti, alla stessa età, possono dire lo stesso". De Mita indosserà la fascia tricolore per la prima volta: nonostante la veneranda età e i molteplici incarichi non era mai stato sindaco. Al contrario di Piero Busi, classe 1933, che è il primo cittadino di Valtorta in Val Brembana dal 1960, l'anno dell'elezione di Kennedy, del governo Tambroni. Cinquantaquattro anni di governo cittadino interroto soltano tra il 2004 e il 2009 per via dello stop imposto dalla legge sui mandati. Riportato a zero il conteggio si è candidato di nuovo è ha rivinto. Busi, che è cresciuto nella Democrazia Cristiana, si definisce "dittatore" ma agli occhi dei suoi elettori pare più un romantico Robin Hood, o almeno un socialista d'antan. "Il mio obiettivo", dice al Corriere, "è rubare. Prendo i soldi a chi li ha. L'importante è che non finiscano nelle mie tasche". Cinquantuno anni di governo li può vantare anche Luigi Francesconi. Lui è sindaco di Gazzola, nel piacentino, dal 1963. "Mai fatto un solo giorno di propaganda", ci tiene a sottolineare il battagliero primo cittadino che a 83 anni è stato rieletto nella lista centrista. La ricetta? "Non c'è nessun segreto, solo l'esercizio del buon senso".