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Cremona, autovelox pizzica il furgone rubato. Ma la foto del ladro non si può usare: tutela della privacy

di Giulio Bucchi domenica 8 novembre 2015

1' di lettura

Un ladro ruba il furgone e si becca una multa per eccesso di velocità che, naturalmente, arriva a casa del legittimo proprietario del mezzo. Grazie alla foto dell'autovelox l'uomo spera di recuperare il suo furgone ma qui arriva la beffa: non si può utilizzare la foto perché il volto del ladro viene oscurato per tutelarne la privacy. Il fatto, surreale, è accaduto a Cremona ad Alessandro Bassi, commesso 48enne. Il furgone rubato viene pizzicato dall'autovelox a 60 km all'ora, 10 in più del limite. Alla guida, come spiega il Fatto quotidiano, probabilmente c'era chi il mezzo l'aveva rubato qualche giorno prima. L'uomo su Facebook si sfoga chiedendosi perché l'autovelox non abbia riconosciuto il furgone rubato e soprattutto perché non si possa utilizzare la foto per incastrare il ladro. "Non ci possiamo fare proprio nulla – spiega al FattoQuotidiano.it il capo dei vigili di Cremona Pierluigi Sforza – è il ministero stesso che, in fase di omologazione dello strumento, prevede che nelle riprese frontali si debba annerire il volto del conducente".

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