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La Mafia Capitale e gli ultras: i legami di Carminati con i tifosi di Lazio e Roma

di michele deroma domenica 7 dicembre 2014

2' di lettura

Ci sarebbero anche gli ultras romani dietro il caso della "Mafia Capitale" che in questi giorni sta salendo alla ribalta delle cronache. Secondo Il Tempo, infatti, erano presenti contatti tra Massimo Carminati e due personalità di spicco delle curve di Lazio e Roma: rispettivamente, Fabrizio Piscitelli e Mario Corsi. I legami con Piscitelli - Piscitelli, conosciuto nel mondo del calcio come Diabolik, è in affari diretti proprio con Carminati: agisce con lui, come riportano le carte della distrettuale antimafia di Roma, e non si tira indietro se c'è da tirare in porto qualche affare. A proposito di affari: Piscitelli è sospettato di essere ai vertici di una associazione legata alla camorra in grado di portare, e smerciare, ingenti quantitativi di droga sull’asse Spagna-Italia. Per questa accusa, Piscitelli è finito in carcere dopo una latitanza di quasi un mese, ed è attualmente sotto processo per il tentativo di scalata alla Lazio ai tempi della cordata guidata da Long John Chinaglia. I legami con Corsi - Sull'altra sponda del Tevere, c'è Mario Corsi, sempre coinvolto quando il capo di questa cupola capitolina spiega come si muovono gli affari del clan legati al mondo della politica. Corsi e Carminati sono amici di vecchia data: un legame, il loro, nato dalla comune frequentazione attiva nei Nuclei Armati Rivoluzionari, dove Corsi si ritagliò uno spazio importante finendo in una serie di processi su omicidi neri a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, commessi tra Roma e Milano, e da cui si tirerà fuori tra assoluzioni e archiviazioni per insufficienza di prove. Archiviata la lunga militanza nell'eversione di destra, Corsi cominciò ad imporsi tra i capipopolo della curva Sud, nel gruppo dei Boys, che proprio in quegli anni completarono il percorso che li avrebbero portati a destra: successivamente Mario diventò una delle voci radiofoniche della Roma. Nonostante questa nuova attività, Mario non è assolutamente cambiato: il suo carattere è simile a prima, e dalla sua postazione dietro il microfono partono bordate che infiammano l’etere e che costano allo speaker anche denunce da parte di numerose testate giornalistiche. Corsi è stato scovato spesso dagli inquirenti accanto all'amico Carminati: i due, oltre a ricordare il passato, chiacchieravano di nomine, rimpasti e guai giudiziari.

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