Schettino, nel 2008 Costa lo aveva valutato come "insufficiente" nella comunicazione

di Serena Cirinidomenica 16 marzo 2014
Schettino, nel 2008 Costa lo aveva valutato come "insufficiente" nella comunicazione
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Gravemente insufficiente. Nel 2008, quattro anni prima che la Concordia affondasse al largo del Giglio, Costa Crociere aveva valutato così l'operato di Francesco Schettino. Il comandante, unico imputato nel processo per il naufragio della nave, era stato giudicato dai suoi superiori come carente sia sul piano della leadership che su quello inerente al trasferimento delle comunicazioni ai vertici dell'aziende. Giovanni Onorato, ex direttore generale della compagnia, lo ha riferito ai giudici nel corso dell'udienza che si è tenuta a Grosseto lunedì 10 marzo. Era proprio Onorato ad avere il compito di valutare l'operato dei comandanti per la società di navigazione. La scheda di giudizio in questione, deposta agli atti del processo, risale al 21 aprile 2009 ed è relativa alla condotta professionale tenuta da Schettino nel corso del 2008: "Non so cosa accadde di preciso ma possa immaginare che il comandante sia stato sollecitato a essere più trasparente nelle comunicazioni con il suo equipaggio e con l'azienda", commenta il testimone. Un rimprovero che, alla luce di quanto accaduto la notte di quel venerdì 13 gennaio, suona quasi profetico.  "Ci fidavamo comunque di Francesco Schettino, altrimenti non gli avremmo affidato la responsabilità della Costa Concordia e di altre navi della compagnia", ha poi risposto l'ex direttore generale Onorato alle domande rivoltegli dai difensori del comandante.