Rai, ricorso al Tar contro lo Stato: "Illegale bloccare l'aumento del canone"

Pressing dell'Usigrai contro il ministro dello Sviluppo Zanonato, che ha congelato l'innalzamento della gabella per il 2014. Rispetto a 9 anni fa paghiamo 14 euro in più, ma alla tv pubblica non basta
di Giulio Bucchidomenica 26 gennaio 2014
Rai, ricorso al Tar contro lo Stato: "Illegale bloccare l'aumento del canone"
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Il canone Rai non può essere bloccato e sulla questione presto si esprimeranno i giudici. Viale Mazzini ha intenzione di fare ricorso al Tar contro il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato e la sua decisione di bloccare anche nel 2014 il canone della tv pubblica a 113, euro, come nel 2013.  Canone al rialzo - Come spiega Affaritaliani.it, quella norma annunciata lo scorso dicembre è ancora in attesa di essere pubblicata sulla Gazzetta ufficiale e la contromossa dei vertici Rai arriverà solo in quel momento, su pressing del segretario nazionale dell'Usigrai (il sindacato dei giornalisti) Vittorio Di Trapani. Per legge l'importo della tassa è fissato in base alla previsione di spesa per l'anno successivo per gli oneri da Servizio pubblico, l'inflazione programmata e le esigenze di sviluppo tecnologico. Su queste basi negli ultmi 9 anni il canone è aumentato di 14 euro Quest'anno si sarebbero dovuti toccare i 115 euro, ma Zanonato ha "congelato" l'escalation. "Visto che l'inflazione programmata è un dato oggettivo - è la motivazione di Di Trapani - per mantenere i costi invariati, il ministro ritiene che siano le altre due voci quelle da ridurre? Secondo il ministro la Rai deve ridurre la sua offerta come Servizio pubblico? O deve fermare i propri investimenti tecnologici?". E pazienza se di grandi innovazioni o miglioramenti dal 2005 (costo del canone: 99,60 euro) ad oggi se ne siano visti pochi.