Treviso, chi sono le quattro vittime della bomba d'acqua

di Vezzani Flaviadomenica 10 agosto 2014
Treviso, chi sono le quattro vittime della bomba d'acqua
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Luciano Stella, Giannino Breda, Maurizio Lot e Fabrizio Bortolin, sono questi i nomi dei quattro uomini che, nella sera di sabato 2 agosto, sono stati travolti dal torrente Lierza mentre si trovavano sotto il tendone del Molinetto della Croda, all'annuale festa degli òmeni, quando un'onda improvvisa alta quasi tre metri si è riversata a valle, accelerata dalla cascata del Molinetto.  Luciano Stella - Anni 54 anni, era il gommista di Refrontolo, paese nel quale era nato e cresciuto. Padre di un ragazzo di 22 anni e di una ragazza di 18. Gli amici lo ricordano come una persona gentile, noto a tutti per la sua cordialità. "Abbiamo condiviso tante cose e la festa di sabato era una di queste" racconta Mario Bernardi, l'organizzatore della festa. I soccorritori l'hanno ritrovato sul ciglio dell'argine.  Giannino Breda - Falegname in pensione, 67 anni, era arrivato al Molinetto con l'auto del figlio e la camicia scelta appositamente per la festa, come ricorda la moglie. Quando l'acqua ha iniziato a salire e a travolgere sedie e tavoli, Giannino non ha pensato a mettersi in salvo, ma è andato a controllare l'auto del figlio, preoccupato che potesse subire dei danni. Una preoccupazione che gli è costata la vita, il suo corpo è stato l'ultimo ad essere recuperato dai soccorritori, a valle, nudo, spogliato dalla violenza dell'acqua.  Maurizio Lot - Consigliere della Pro Loco, il 52enne si era recato alla festa degli òmeni per controllare che tutto funzionasse a dovere. Il presidente della Pro Loco, Valter Scapol, racconta che al posto di Maurizio ci sarebbe dovuto essere lui, ma all'ultimo momento ha avuto un contrattempo, così l'amico si era offerto di andare a controllare l'organizzazione del tendone. Operaio in una ditta del paese, padre di due ragazze da poco maggiorenni, si dedicava spesso al volontariato, il suo corpo esanime è stato ritrovato impigliato in un ramo. Fabrizio Bortolin - Il più giovane tra le vittime, 47 anni, lascia una moglie e una figlia di 20 mesi. Impiegato in un'azienda di minuterie, aveva la passione per la Vespa. Come Luciano, è stato ritrovato riverso sul fiume, mentre la moglie lo attendeva a casa, "Pensavo tornasse dopo qualche ora, ma nella notte i suoi amici mi hanno detto che era tra i dispersi. Poi sono arrivati i carabinieri e ho capito che era finita", ha raccontato la donna.