Tragedia a Motta Visconti, comune in provincia di Milano. Una donna di 38 anni, Cristina Omes, e i suoi figli di 4 anni e di un anno e mezzo sono stati trovati uccisi nella loro casa. A ritrovare i corpi è stato il marito, Carlo Lissi, 31 anni, al ritorno dopo aver visto la partita dell'Italia con alcuni amici. Ora si trova in caserma dai carabinieri. Secondo le prime informazioni, i tre sarebbero stati uccisi con un’arma bianca che non è stata trovata sul luogo del delitto. Non sembra ci siano segni di effrazione. Cristina e Carlo erano sposati da 6 anni. E vivevano, racconta il Messaggero, con i loro bimbi in una villa della zona residenziale di Motta Visconti, all'angolo tra via Di Vittorio e via Ungaretti. La casa, su un solo piano e con un grande giardino davanti, è di proprietà della famiglia di lei. Fino a qualche tempo ci abitava fa la madre della donna che però, alla morte del padre, si era ritirata in un appartamento lasciando la casa più grande a disposizione della figlia e del genero. Cristina, in particolare, era conosciuta da tutti perchè originaria del paese: «Lavorava come impiegata alle assicurazioni Sai a Motta. Ha sempre aiutato l'oratorio - dice un residente - e prima del secondo figlio faceva la volontaria in Croce Rossa». Carlo, invece, è un economista che lavora a Milano. «Qui a Motta Visconti la delinquenza si sta accanendo, sono aumentati i furti e le rapine che sono all’ordine del giorno». È il commento di Primo De Giuli, sindaco di Motta Visconti, all’efferato omicidio di Cristina Omes e dei suoi due bambini. Il sindaco, primo cittadino da soli 15 giorni, ammette anche che «purtroppo, nella zona, non ci sono telecamere nè sistemi di controllo che possano aiutare gli inquirenti».