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Novate Milanese, il sindaco del Pd Guzzeloni vieta il comizio al candidato di Casa Pound

di Giulio Bucchi domenica 18 maggio 2014

3' di lettura

Dopo essere stato il primo Comune italiano in cui Casa Pound è approdata in Consiglio comunale, ora Novate Milanese diventa anche il primo Comune in cui un sindaco impedisce a una lista regolarmente candidata (Casa Pound, appunto) di fare campagna elettorale. Oggi infatti il sindaco del paese dell'hinterland milanese, Lorenzo Guzzeloni (Pd), ha emanato un provvedimento con cui revoca a Casa Pound Italia e al suo candidato sindaco Angela De Rosa la concessione della sala dove si sarebbe tenuto un convegno sabato prossimo, per ragioni di ordine pubblico. La mossa inedita del sindaco implica due violazioni sia nel metodo che nel merito. Il provvedimento emanato dal primo cittadino, a sua volta candidato nuovamente a sindaco, è infatti comparso in un comunicato stampa sul sito del Comune, ossia su un canale istituzionale, dove non sono ammesse posizioni di natura politica (nel provvedimento il sindaco accusa, tra le altre cose, Casa Pound di "azioni squadriste"). In secondo luogo, la ragione della sospensione dell'evento fa capo a motivazioni (questioni di sicurezza e ordine pubblico), che non spetterebbe al sindaco indicare, ma al prefetto. Domani è infatti attesa la decisione del prefetto, che potrebbe confermare o sconfessare l'indicazione proveniente da Guzzeloni. La scelta di revocare l'iniziativa del 17 maggio – in cui la De Rosa e il vicepresidente di CPI Simone Di Stefano avrebbero parlato di emergenza abitativa e mutuo sociale, temi portanti della campagna elettorale del loro movimento – ha suscitato la protesta formale della lista, che ha diffuso un comunicato stampa, per mostrare la propria indignazione. "Quereleremo il sindaco - si legge nel comunicato - per abusi contro la nostra lista e violazione della legge elettorale, e faremo un esposto al prefetto, aspettandoci che non si faccia complice delle violazioni della legge". A esprimere la rabbia del movimento, ingiustamente penalizzato da questa decisione, ci pensa, ai microfoni di Libero, il candidato sindaco De Rosa. "La decisione di Guzzeloni - dice - fa seguito ad alcune scaramucce, risalenti a domenica scorsa, quando gli attivisti di Casa Pound, presenti a un banchetto autorizzato in piazza, sono stati provocati da un presidio non autorizzato di estrema sinistra, facente capo a Novate Antifa, che ha cercato di impedirci di svolgere regolarmente campagna elettorale. Per questa ragione, il sindaco ha sollevato l'obiezione della sicurezza, non consentendoci di parlare sabato, in una sala peraltro ammessa tra i luoghi idonei a svolgere iniziative elettorali. Così, al danno di essere stati provocati, si aggiunge la beffa di non essere autorizzati a fare propaganda". Non è la prima volta che l'amministrazione comunale di Novate si pone in maniera ostile nei confronti di Cpi. "Nel momento in cui abbiamo pensato di candidarci - racconta la De Rosa - il sindaco ci ha vietato per ben tre volte di metter su banchetti dove poter raccogliere firme. E, durante il primo Consiglio comunale dopo la formazione del gruppo consiliare di Casa Pound (nato lo scorso 9 gennaio), è stato consentito che un centinaio di persone del nucleo antifascista mi impedissero di prendere la parola, vietandomi così l'esercizio di un pubblico ufficio". Casa Pound tuttavia non si ferma. "Per il nostro movimento la campagna elettorale continua, non ci tiriamo certo indietro - conclude la De Rosa -. Non permetteremo che le decisioni di un sindaco, prese solo nella speranza di rimediare i voti dell'estrema sinistra milanese, limitino le regole democratiche della competizione e la nostra libertà di espressione, peraltro alimentando un clima di scontro di cui noi siamo le vittime". di Gianluca Veneziani

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