CATEGORIE

Autostrade, il tragico precedente di Avellino: "Perché i genovesi non devono accettare i loro soldi"

di Gino Coala domenica 26 agosto 2018

2' di lettura

È da un terribile precedente al crollo del ponte Morandi che arriva un avvertimento per le famiglie delle 43 vittime e gli sfollati di Genova, alle prese ora con la speranza di vedere puniti in tribunale i colpevoli di quel disastro. A parlare è Giuseppe Bruno, che il 28 luglio 2013 ad Avellino ha perso il padre e la madre nel terribile incidente del viadotto della A16, sulla Bari-Napoli: "Ai familiari delle vittime di Genova do il consiglio di non ripetere il mio errore, il nostro errore - ha detto al Fatto quotidiano - quello di accettare un accordo con Autostrade per l'Italia, ricevere subito un risarcimento e uscire dal processo". Leggi anche: Ponte Morandi, la festa in famiglia dei Benetton la sera della strage di Genova: "Brindavano e ballavano sui tavoli" Finora la giustizia ha accertato che la caduta dell'autobus, già mal messo, è dipesa anche da un difetto di manutenzione dei new jersey di protezione lungo quel tratto autostradale. Ma non è ancora detta l'ultima parola, finché non ci sarà sentenza definitiva. Il signor Bruno ancora oggi si rimprovera: "Bisogna andare fino in fondo: il vero risarcimento deve essere la galera per i responsabili e la revoca della concessione a chi non ha saputo garantire la sicurezza dei nostri cari". Il signor Bruno ricorda come a spingerlo ad accettare l'offerta di risarcimento furono i suoi stessi avvocati: "Mi sono fatto fregare dai miei avvocati che mi hanno spaventato riguardo alla probabile lunghezza del processo e alla possibilità che Autostrade per l'Italia venisse scagionata, con la responsabilità interamente accollata all'azienda del pullmino che trasportava cinquanta persone con un massimale assicurativo di appena 5 milioni di euro... Mi sono fatto fregare perché mi avevano convinto che l'associazione sarebbe comunque rimasta nel processo come parte civile. Ho sbagliato e me ne sono pentito, mi vergogno di averlo fatto. Ho rinunciato alla possibilità di far sentire la mia voce, di combattere la mia battaglia".

il provvedimento Legge Morandi, Sergio Mattarella firma ma chiede correttivi

Lo scivolone Oliviero Toscani e i Benetton, "ma smettiamola": licenziato in tronco per questa frase

Tricolore Paolo Mieli 'nazionalista' lascia di stucco Parenzo: "Lo abbiamo fatto anche noi, senza Zelensky e presidente Usa"

tag

Legge Morandi, Sergio Mattarella firma ma chiede correttivi

Oliviero Toscani e i Benetton, "ma smettiamola": licenziato in tronco per questa frase

Paolo Mieli 'nazionalista' lascia di stucco Parenzo: "Lo abbiamo fatto anche noi, senza Zelensky e presidente Usa"

Danilo Toninelli attacca il governo ma sbaglia il portone del Ministero

Ignazio Stagno

Mestre, rivolta dei bengalesi: minacce e maiali

L’ultima provocazione (loro dicono si tratti di «un’analogia» coi libri di George Orwell) &egrav...
Claudia Osmetti

Ascoli, la Questura smentisce la panetteria "rossa"

Povera Lorenza, fornara martire di Ascoli. Per una giornata intera ha svegliato il Pd, i partigiani, la sinistra affamat...
Francesco Storace

Parolin, prima omelia dopo i funerali: un messaggio per il Conclave

"Un saluto speciale che intende farvi sentire l'abbraccio della Chiesa e l'affetto di Papa Francesco, che a...

Papa Francesco, lo striscione durante i funerali: attacco politico

La sinistra, politica o ultra-ambientalista che sia, non si ferma davanti a nulla, nemmeno a un lutto planetario. Durant...