I nuovi tutor SICV e PM, in funzione da oggi venerdì 27 luglio, sembrano essere destinati ad avere vita breve. Già nel maggio dello scorso anno, il vecchio sistema era stato spento perché i dispositivi usati sulle autostrade italiane erano frutto di un plagio di un brevetto della società fiorentina Craft. Stessa sorte potrebbe toccare anche a questi ultimi, anche se Engine, Stradale e Autostrade parlano di un nuovo sistema di rilevazione differente da quelli precedenti. Ma secondo quanto rivela QN, l'imprenditore di Craft, Alessandro Patanè, sembrerebbe non essere d'accordo ed è già pronto a tornare in procura a Roma e a chiedere un nuovo sequestro del sistema. Dalla vecchia sentenza, il brevetto è stato dichiarato valido e tutelato dalla Cassazione fino al 2019. Le accuse che porterebbero a un possibile processo riguarderebbero la tecnologia del SICV e PM che sembrerebbe ricadere, ancora una volta, nel background della Craft. Robe che soltanto in Italia... Leggi anche: Tutor in autostrada, ecco tutti i miti da sfatare