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Cianuro, quantità troppo elevate del veleno trovate nei semi essiccati delle albicocche

di Matteo Legnani venerdì 30 novembre 2018

1' di lettura

I nonni dicevano di non mangiare, nemmeno per sbaglio, i semi delle pesche e delle albicocche. Perchè, dicevano, sono velenosi. E un fondamento di verità c'era, nel senso che il seme (simile a una piccola mandorla) che si trova all'interno del nocciolo di questi frutti, ha un contenuto "naturale" di cianuro in dosi infinitesimali. Insomma, se anche se ne magiano un paio non si va all'altro mondo... Dosi ben più alte del potentissimo veleno sono però state rinvenute nelle armelline (così si chiamano i semi) amare di albicocca biologiche (marca: Gesund & Leben; confezione da 200g (4x50g); lotto numero: 1816 e 1826; termine minimo di conservazione: 30.11.2019 e 15.01.2020) provenienti dalla Germania, con materie prime del Pakistan. I lotti sono stati ritirati, chi abbia acquistato il prodotto deve riportarlo al punto vendita. Leggi anche: Vini, fino a 130 trattamenti chimici su quelli francesi

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