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Lega, presunti finanziamenti russi: "Dai profili social sembra chiara la predilezione di Meranda per Salvini"

di Caterina Spinelli domenica 14 luglio 2019

2' di lettura

"Confesso apertamente di non votare da dieci anni. Non mi sono mai occupato di finanziamento ai partiti - si legge nella lettera inviato dall'avvocato Gianluca Meranda a Repubblica -. Non ho mai avuto incarichi in nessun partito e non ho intenzione di cominciare". Il legale che ha ammesso di essere il "Luca" intercettato nell'incontro all'Hotel Metropol di Mosca, quello da cui è partita l'indagine contro la Lega accusata di "finanziamenti illeciti". Il Fatto quotidiano però non perde l'occasione per attaccare Matteo Salvini: "Dai profili social, però - scrivono - sembra chiara la sua predilezione per Salvini. L'ultimo aggiornamento sulla sua pagina Facebook, del luglio 2018, segnala l'iscrizione al Comitato Salvini premier. Su Twitter, tra giugno e dicembre 2018 ha rilanciato 15 volte i cinguettii del Capitano. Quest'anno la presenza più assidua sul suo profilo è Germano Dottori, politologo di fama della Luiss di Roma, noto per le sue posizioni filo-atlantiste e per il suo apprezzamento di Putin come leader non ostile all'Occidente".  Leggi anche: Matteo Salvini, anche Luigi Di Maio lo pugnala: il piano M5s Al quotidiano non va giù che Meranda si dica "stupito per l'inchiesta della Procura di Milano per finanziamento illecito ai partiti e corruzione internazionale e difende la correttezza della trattativa". "Tra i clienti dello studio SQ Law (di Meranda) ci sono compagnie petrolifere e banche d'affari italiane ed estere e, a parte Gianluca Savoini, gli interlocutori presenti a Mosca erano professionisti che si occupano di compravendite internazionali, oil products, che in quel momento erano oggetto di negoziato". "Luca - per il quotidiano di Travaglio - al Metropol, è l'italiano che sciorina i nomi delle aziende da coinvolgere nell'affare: Eni, Banca Intesa, Lukoil. Lo studio di cui Meranda è partner, in effetti, vanta importanti collegamenti in tutto il mondo attraverso la Legal Netlink Alliance". "La Camera di Commercio italo-russa - a cui era iscritto Meranda - è stata un collante fondamentale anche tramite i politici locali e in particolare alcuni consiglieri regionali". Fin qui nulla di strano, Meranda ha ammesso di essere un avvocato e di avere parecchi contatti, ma cosa c'entra la Lega di Salvini? 

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