Sesso, la classifica regione per regione

di silvia belfantidomenica 26 gennaio 2014
Sesso, la classifica regione per regione
3' di lettura

  Meno della durata di un paio degli infuocatissimi derby Roma-Lazio. E' il tempo che i laziali (intesi come gli abitanti del Lazio) dedicano in media ogni anno al sesso. Passione, desiderio e focosità (come nei derby) ci sono. Ma è la "durata" che scarseggia: due minuti a rapporto. Che moltiplicati per la media di 96 rapporti l'anno (che pochi non sono) fa poco meno di 200 minuti di sesso. A fare i conti nelle mutande dei cittadini laziali e di quelli di altre cinque regioni italiane (Liguria, Piemonte, Toscana, Puglia e Sicilia) è una ricercapresentata oggi a Roma nel corso del  convegno 'La medicina della sessualità come paradigma del benessere globale. I dati dell’indagine mostrano innanzitutto che i laziali sono   poco soddisfatti della loro vita sessuale: circa il 75% non è   contento di ciò che accade sotto le lenzuola, soprattutto gli adulti   fra i 20 e i 50 anni. L’insoddisfazione sessuale è una mina vagante   nei rapporti a due: il 62% dei laziali ammette difficoltà di coppia per colpa del suo problema e il Lazio risulta peraltro la Regione dove  il problema è più sentito dagli uomini. Il 68% si sente insicuro a   letto e solo i piemontesi sono ancor meno a proprio agio fra le   lenzuola (69%). La percentuale di donne che riesce a raggiungere un orgasmo è del 52% e il 68% delle laziali ammette di essere insoddisfatta. Solo in Piemonte (71%) e in Liguria (78%) la   percentuale di scontente è ancora maggiore. Sono i giovani a preoccupare gli specialisti: "Tra i ragazzi   c'è un’enorme sete di conoscenza su queste tematiche, il 90% è poco   informato o si rivolge al web e ai siti pornografici per avere delle   risposte. Mentre dalla nostra esperienza nelle scuole, c'è nelle   giovani generazioni una sete enorme di sapere sulla sfera sessuale e   sui disturbi che possono verificarsi anche in età precoce", afferma   all’Adnkronos Salute Andrea Lenzi, presidente eletto della Società   italiana di endocrinologia. Passionali ma troppo veloci – Ecco gli abitanti del Lazio secondo un recente studio sulla sessualità degli italiani. Sembra che sotto le lenzuola la maggior parte degli intervistati si senta in imbarazzo, sia impreparata e abbia problemi di prestazione. Nel Lazio il sesso dura troppo poco e una coppia su quattro non raggiunge l’orgasmo; in Liguria le donne sono scontente dei propri rapporti e il 78% di esse dichiara di essere insoddisfatto della propria vita sessuale. Sembra che la causa primaria di tutti questi problemi sia l’eiaculazione precoce che, come spiega Vincenzo Gentile, direttore del Dipartimento di Ginecologia e Urologia dell’Università Sapienza di Roma, “è il disturbo sessuale maschile più comune e comporta molta frustrazione in entrambi i partner. L'uomo diventa insicuro e perde autostima, lei reagisce con rabbia e aggressività. Tutto ciò crea tensioni che possono portare alla crisi della coppia, tanto che il 9% delle donne si separa e il 7% ha rapporti extraconiugali”. Eppure è un problema facilmente risolvibile, se si sa come fare. Giovani e inesperti – Tra i risultati è anche emerso che i ragazzi sono i più soggetti a questa disinformazione; il 90% dei giovani, infatti, in mancanza di risposte di specialisti sul tema dell’educazione sessuale, si affidano a internet per cercare soluzioni approssimative e spesso poco chiare. “Dalla nostra esperienza nelle scuole – afferma Andrea Lenzi, presidente eletto della Società Italiana di Endocrinologia - c'è nelle giovani generazioni una sete enorme di sapere sulla sfera sessuale e sui disturbi che possono verificarsi anche in età precoce”.