Alla fine Mara è tornata in Italia senza Sifa, la sua bambina. Lei e il marito Matteo ci hanno provato per due mesi a portare la bimba di tre anni in Italia. Quando ai primi di novembre erano arrivati a Kinshasa, nel cuore dell'Africa, le pratiche erano già chiuse, l'adozione definita. Avrebbero dovuto trascorrere là appena qualche giorno e poi tornare a Sumirago, in provincia di Varese, dove Mara fa l'assessore ai Servizi sociali e il marito ha un'agenzia di rappresentanza. E invece, Mara, Matteo e i loro due altri figli adottivi in Congo ci hanno trascorso il Natale e poi pure il Capodanno. Perchè, nonostante le rassicurazioni ricevute dalle autorità italiane prima di partire, il Paese africano aveva bloccato tutto. Bloccando il viaggio verso l'Italia di Sifa e degli altri bambini che 24 coppie italiane erano andate là per togliere dall'orfanotrofio e ai quali offrire una vita migliore. Mara, parlando con il Corriere della Sera che ne racconta oggi la storia, conserva comunque la speranza di tornare in Africa a prendersi la sua bambina: "Io sono sicura che non possa succedere nient'altro che un semplice ritardo" dice. Intanto, "Sifa non tornerà certo in orfanotrofio, ma vivrà con persone fidate fino a quando ci sarà permesso di andarla a prendere".