Come ogni anno, nonostante gli appelli alla prudenza, il sequestro preventivo di botti e i divieti comunali di esploderli, il bollettino dei feriti di Capodanno è pesante con centinaia di feriti e con l'amputazione della mano a un bambino di sette anni a Milano e a un uomo di nazionalità romena a Palestrina, in provincia di Roma. Nella Capitale si registra anche la morte di un disabile rimasto soffocato nella sua casa dal fumo di un incendio provocato da un corto circuito, causato probabilmente un ferro da stiro ancora acceso. Il Viminale ha reso noti i numeri della notte di San Silvestro: nessuna vittima quest’anno per l'esplosione dei botti (non accadeva dal 2010: l'anno scorso i morti erano stati due), mentre resta stabile il numero dei feriti che sono stati poco più di 350 a fronte dei 361 dell’anno passato. Secondo il dipartimento della pubblica sicurezza diminuisce sensibilmente il numero dei feriti oltre i 40 giorni di prognosi (con lesioni particolarmente gravi e danni spesso permanenti) che scende a 16 a fronte dei 29 nel 2013. Tra i feriti, in diminuzione anche il dato relativo ai minori di 12 anni che è di 43 (53 lo scorso anno) per un totale di 89 minori a fronte dei 93 complessivi dell’anno precedente. I dati relativi agli incidenti verificatisi nel corso dei festeggiamenti della notte scorsa "evidenziano, ancora una volta, come gli episodi più gravi debbano essere ricondotti all’uso sconsiderato di prodotti pirotecnici illegali". Napoli è la provincia con più feriti (50) seguita da Bari (26), Roma (23), L’Aquila (15), Salerno (15), Reggio Calabria (13), Caserta e Torino (10). Un altro dato che merita di essere sottolineato è quello relativo alla "produzione estemporanea di veri e propri prodotti esplodenti realizzati da soggetti che si improvvisano autentici 'bombarolì rendendo più difficili i controlli ed esponendo se stessi e gli altri a gravissimi pericoli". Un richiamo forte viene fatto affinchè "si vigili anche in queste ore per evitare che eventuali botti inesplosi, lasciati incautamente per le vie, vengano maneggiati, specie dai bambini più piccoli". Entrando nel dettaglio la cronaca della notte di San Silvestro a Roma parla di 296 i soccorsi effettuati dal 118 e 2.161 le chiamate giunte alla sala operativa nell’arco di 6 ore, a partire dalle 20 di ieri. Nell’arco della intera giornata le chiamate sono state 6.027. Ventitrè persone sono rimaste ferite per l’esplosione di botti di Capodanno, 7 sono gravi. Anche nel capoluogo partenopeo sono stati oltre cento gli interventi compiuti nella notte dai vigili del fuoco tra la città di Napoli e i comuni della provincia per spegnere roghi di rifiuti o auto. L’operazione più impegnativa è stata portata a termine a San Giorgio a Cremano, dove in un vecchio stabile sono andati a fuoco plastiche e gomme. Immediatamente dopo la mezzanotte era già di 12 feriti il bilancio seguito ai botti di Capodanno a Napoli che diventeranno oltre 50 nella notte. La prognosi più grave per un ragazzo di 16 anni, ricoverato all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, che guarirà in 40 giorni: ha riportato ferite alla mano per l’esplosione di un petardo. Sono in corso accertamenti per altre due persone rimaste ferite con colpi di arma da fuoco ma, al momento, gli episodi non sembrano siano da ricondurre ai fuochi di fine anno. E sempre a causa di petardi e altri fuochi artificiali i vigili del fuoco sono stati costretti ad intervenire per spegnere principi di incendio in una decina di abitazioni; coinvolte anche alcune autovetture. Due feriti si registrano inoltre nel Frusinate e un ad Ancona. A Bari il bollettino dei feriti più grave dell'anno scorso: sono sei i feriti, due dei quali hanno perso la vista ad un occhio a causa dello scoppio di grossi petardi. Due pazienti gravi sono stati soccorsi dai medici dell’ospedale San Paolo: due uomini di età compresa tra i 20 e i 30 anni hanno subito l’amputazione della una falange di una mano uno e l’altro gravi danni ad un bulbo oculare. Al policlinico sono stati trasportati, inoltre, un altro paziente di Giovinazzo (Bari) con trauma grave ad un occhio ed un altro ferito ad una mano: sembra che quest’ultimo sia un immigrato residente a Trani (Bari). Al pronto soccorso è stato trasportato da parenti un altro uomo per una ustione al collo. All’ospedale Di Venere, in seguito ad una esplosione, un uomo è stato soccorso per una frattura ad una mano. Due feriti non gravi in Basilicata: un ragazzino di undici anni, dimesso dall'ospedale Madonna delle Grazie di Matera con una prognosi di dieci giorni, e un uomo di 40 anni di Lagonegro (Potenza).