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Don Albino Bizzotto sul caso della 13enne rom incinta: "È normale, i servizi sociali non dovevano intervenire"

Gloria Gismondi
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Don Albino Bizzotto, fondatore a Padova dei Beati Costruttori di Pace, è intervenuto a La Zanzara, su Radio 24, in merito alla ragazzina rom di 13 anni, presa in custodia dai servizi sociali perché messa incinta da un sinti di 31 anni. "Questi fatti non sono piacevoli per nessuno, neanche per loro. Si è fatto un gran clamore intorno a questa vicenda, ma vedo che la gente accetta tranquillamente gli artisti, gli attori che a 50-60 anni si prende la donna di 20 anni. Ne combinano di tutti i colori ma non succede niente", ha esordito il prete. Leggi anche: "Normale una 13enne incinta". Delirio a Dritto e Rovescio, la rabbia di Del Debbio "Per quanto riguarda il discorso fisico, guardate che queste cose sono sempre accadute. Non è bello, però tento di recuperare il fatto di accogliere la loro cultura. Non serve a niente scandalizzarsi perché vengono fatte delle cose che a noi non piacciono", ha aggiunto. Dichiarazioni forti, soprattutto se non si sorvola sul fatto che a farle è un prete. "Per quanto riguarda i servizi sociali, anche loro sono criticabili e molte volte là dove c'è proprio bisogno che intervengano. Non conosco – continua Don Albino – la famiglia e la ragazza, ma esiste una modalità che non è la nostra. Il mondo dei Sinti e dei Rom crediamo di conoscerlo, ma nessuno lo vuole conoscere".    

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