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Vaticano, Papa Francesco ha fatto cardinale il gesuita Czerny: nel suo stemma un barcone di migranti

Giulio Bucchi
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Il Concistoro viene scosso dalle parole di Papa Francesco. Nel giorno della nomina dei 13 nuovi cardinali (a immagine e somiglianza della Chiesa bergogliana), il Pontefice mette in allerta il Vaticano e tutto il mondo cattolico lamentandosi della "infedeltà" di alcuni uomini della Chiesa. Un'accusa aperta e deflagrante, perché arrivata alla vigilia del Sinodo e con lo spettro dello scisma che agita San Pietro. Leggi anche: "Ricordatevelo". L'inquietante messaggio di Ratzinger ai nuovi cardinali: la prova dello scisma imminente? All'ombra di scandali morali, finanziari e immobiliari (lo scontro tra Ior e Segreteria di Stato), nuove battaglie (l'ecologia e l'Amazzonia, in pieno stile Greta Thunberg) e scontri dottrinali (l'episcopato tedesco sempre più lontano da Roma), Francesco ha richiamato i cardinali a non essere dei semplici "funzionari", ricordando le parole d'ordine del suo Papato: compassione, amore per i poveri, coerenza. Un appello che riecheggerà al prossimo Conclave, che Bergoglio ha già blindato con la nomina di berrette rosse in perfetta linea con i suoi dettami progressisti. Un esempio? Il cardinale gesuita Michael  Czerny, come ricorda anche il Messaggero, "ha messo sul suo stemma cardinalizio un barcone di migranti e sotto la scritta latina, suscipe, accogli". Più chiaro di così, non si può. 

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