Come rovinarsi le vacanze: ecco quello che non si deve fare durante le ferie
No alle abbuffate, all'ozio e alla dipendenza da smartphone Ma vietati anche gli eccessi opposti
E' come il lunedì, il momento in cui si dà (o almeno ci si prova) una svolta alla propria vita. Si tratta del ritorno dalle vacanze, viste dagli italiani come un momento di relax, di nullafacenza, di "abbuffate" senza pensieri o di stress. Trascorse a casa o in un luogo di villeggiatura, in questo modo le ferie rischiano di diventare un momento negativo. Invece la vacanza dovrebbe essere sfruttata come momento ideale per "rimettersi a nuovo". I consigli degli esperti - E allora ecco i consigli degli specilisti su come evitare di rovinarsi (e rovinarle agli altri) le vacanze. "Spesso mi capita di ricevere pazienti che, magari per gratificarsi dopo una delusione personale o lavorativa, si lanciano in vacanze meravigliose: vedono e provano di tutto, fanno escursioni indimenticabili - racconta Daniela Lucini, specialista in psicologia e dirigente della sezione medicina all'Istituto clinico Humanitas di Milano a Panorama - Ma dimenticano di riposare e tornano stressati e insoddisfatti". Saper calibrare ozio e attività è quindi una capacità fondamentale. Trovare un'attività sportiva non banale, come suggerisce Michelangelo Giampietro, professore all'Università di Modena e Reggio Emilia. Anche se si è fuori casa: acquagym, balli caraibici, giochi in spiaggia. "La vacanza ha un senso solo se gli effetti benefici continuano anche oltre il fatidico mese di agosto". Sbagliato anche preoccuparsi troppo della linea, purché comunque non si esageri. "Come dico ai miei pazienti - afferma Francesco Morelli, nutrizionista - se una sera mangiate di tutto e di più e bevete qualche bicchiere di troppo, sappiate che il giorno dopo dovrete seguire una dieta a base di frutta e verdura". Opinione opposte sulla tecnologia: c'è chi sostiene che "smanettare" con cellulare e tablet in spiaggia sia un reato imperdonabile, chi invece è pro-3G. Come Domenico De Masi: "Siamo vittime di chi dice 'stacca qui, spegni lì'. Invece ognuno deve seguire i propri ritmi. Non esiste più una linea di confine tra lavoro e tempo libero". Condannati però i "maniaci" dei social, che postano foto anche del piatto di spinaci che stanno mangiando. Bandite le "vamp" della spiaggia: bianche 345 giorni all'anno, tentano il pieno di abbronzatura stando ore e ore spalmate sotto al sole, salvo poi desquamarsi come serpenti. La vacanza "giusta", insomma, è quella in cui c'è spazio anche per l'imperfezione: concedersi una mangiata in più, fare uno sport azzardato, portarsi lo smartphone in spiaggia.