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Famiglia Cristiana attacca il Pdl: "Vergognoso silenzio" dopo le parole di Cicchitto

Sciortino dopo le parole di Cicchitto sull'intervento del Papa a Lampedusa: "Avrebbe dovuto tacere"

Francesca Canelli
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"Il vergognoso silenzio dei politici italiani": l'editoriale di Antonio Sciortino, direttore del settimanale Famiglia Cristiana, non fa sconti alla reazione (o non-reazione) del Pdl alle parole del capogruppo Fabrizio Cicchitto in seguito alla visita del Papa a Lampedusa. Papa Bergoglio aveva invitato tutti a riflettere sull'indifferenza e la crudeltà, riferendosi in particolare al dramma degli immigrati che perdono la vita nei viaggi della speranza verso l'Italia. "Un conto è la predicazione religiosa, altro conto però è la gestione da parte dello Stato di un fenomeno così difficile, complesso e anche insidioso, per di più segnato dall'intervento di gruppi criminali, qual è l'immigrazione irregolare che proprio a Lampedusa ha uno snodo fondamentale": queste le dure parole di Cicchitto in risposta alla visita del pontefice.  L'accusa - Famiglia Cristiana attacca: "Ha perso un'altra buona occasione per tacere e ha bacchettato il Papa". Ma quello che stupisce di più la rivista non è tanto il fatto che "l'onorevole Cicchitto, trombettiere del pensiero berlusconiano" abbia fatto questa dichiarazione, né che "gli abbiano dato manforte in questa presuntuosa lezioncina i soliti corifei Maurizio Gasparri (che, a forza di dover sempre dichiarare per apparire, non sa più quel che dice), e l'amazzone Daniela Santanchè", quanto il silenzio dei politici cattolici della destra.  L'affondo - "Dove sono i vari Lupi, Mauro, Gelmini, Formigoni, così solerti nel correre in soccorso del loro leader-padrone Berlusconi, ma in vergognoso e imbarazzante silenzio di fronte agli attacchi della destra a Papa Francesco", argomenta il settimanale. "Stendiamo un pietoso velo, invece, sugli incivili rigurgiti razzisti del pasdaran della Lega Erminio Boso. - si legge nell'articolo -. Lui e suoi soci ci hanno già fatto vergognare abbastanza, in questi anni, con politiche xenofobe di bassissima lega”. "Evidentemente - conclude Sciortino - la disciplina di partito e l'attaccamento alle poltrone del potere valgono più del Vangelo e delle parole di verità e di amore verso i poveri e gli ultimi. Eppure per chi crede, il giudizio del Signore verterà non sulle ripetute e ostentate affermazioni della propria identità cattolica, ma su atti ben concreti", conclude.  di Francesca Canelli

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