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Maglie: niente bagnine a Jesolo, l'islam si potrebbe offendere

Pamela Anderson in Baywatch

Escluse le donne dal servizio anti abusivi sulle spiagge per l'"onore" degli immigrati-venditori

Maria Giovanna Maglie
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Come risolvo a Jesolo il problema dei venditori ambulanti extracomunitari che oltre a essere illegali sono dei gran maleducati e in nome di regole religiose del cavolo, quelle dell'islam, trattano male e perfino prendono a botte le donne che in servizio sulla spiaggia (...) (...)  li invitano ad andarsene come richiesto dalla legge italiana? Elementare Watson, elimino le donne, così la sensibilità islamica non mi soffre, non si urta, e tutti contenti. La retromarcia serale delle autorità di Jesolo, presidente degli arenili, sindaco, comandante dei vigili urbani e via elencando, non cambia la realtà vergognosa, casomai la esalta. Ci hanno provato, hanno fatto una trionfale conferenza stampa annunciando la gran trovata, fatta in nome della pace, per carità, mica sessismo, razzismo, subalternità bieca e colpevole, svendita della nostra civiltà, poi la bella trovata è finita sul Corriere del Veneto, che l'ha riferito, va detto, senza la minima nota polemica di commento figurarsi di indignazione, e qualcuno se n'è accorto e ha fatto casino, per prima la senatrice del Pdl veneta Cinzia Bonfrisco. Menomale, ma non cambia niente, e il sindaco, un esponente del Pdl eletto un anno fa in una lista con Pd e Udc, governo di larghe intese in anticipazione insomma, dovrebbe sentirsi veramente male per una figuraccia così insensata. Vedrete che non lo farà, che come gli altri farà l'incompreso interprete del politically correct. Possibile che non ne sapesse niente, visto che l'iniziativa è stata pubblicamente annunciata e spiegata? Così pensano di affrontare la crisi? Chiamando i bagnini beach steward ed escludendo le donne? Io a Jesolo non metterò piede, ma la verità è che questa gente è lo specchio dell'ipocrisia e della stupidità italiani verso e contro le donne. Votiamo pompose risoluzioni in Parlamento, votiamo un uomo una donna alle urne come nel film di Verdone, poi arriva un marocchino o un senagalese illegale qualunque e, parola del presidente di Federconsorzi, Renato Cattai, che ora fa marcia indietro: «Abbiamo riscontrato che il musulmano non tollera di essere rimproverato da una donna, la considera un'offesa, si agita, risponde in malo modo, creando situazioni di tensione. E così abbiamo deciso di impiegare solo maschi». Al sud si dice cornute e mazziate, aggredite e pure espulse dalla possibilità del lavoro, visto che sono stati assunti cinquanta beach steward dall'1 giugno all'8 settembre, che si occuperanno di informazioni al turista e di avvisare ambulanti e massaggiatori abusivi che è vietata la sosta nelle zone in concessione, di rintracciare i genitori di bambini smarriti in collaborazione con i bagnini di terra e di salvataggio. C'è crisi di lavoro, ma niente donne, ci si offendono gli islamici clandestini, pardon, migranti. Adesso arrivano giustificazioni pelose e ripensamenti indotti, resta la durezza delle reazioni di pochi per la verità esponenti politici, assente la Boldrini, che hanno probabilmente fatto la differenza. «La notizia che viene dalle spiagge di Jesolo mi offende e mi scandalizza come cittadina e ancora di più come parlamentare veneta», dice la sen. Anna Cinzia Bonfrisco del Pdl. «In un momento in cui il Parlamento si appresta a ratificare la Convenzione di Istanbul contro la violenza nei confronti delle donne tali atteggiamenti discriminatori sono intollerabili. Un Paese che sta conquistando leggi sempre più avanzate in tema di parità non può essere ridicolizzato con notizie di questo genere». Ma la spiegazione della debolezza è ancora un'altra e la Bonfrisco affonda: «Penso, inoltre, che il cedimento dei nostri diritti sull'altare di una religione diversa dalla nostra non abbia nulla a che vedere con l'integrazione». E Mara Carfagna fa chiarezza anche dell'ultima scusa addotta: «In Italia non c'è alcuna differenza, le discriminazioni non sono tollerate né tollerabili. Peggio sarebbe se il problema fosse quello di garantire sicurezza alle lavoratrici: è lo Stato, attraverso le sue diramazioni, a doversene occupare. E lo Stato italiano saprà certamente farlo a Jesolo, come nel resto d'Italia». di Maria Giovanna Maglie

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