La crisi è diventata insostenibileTornano i ladri di polli e di frutta
Sono aumentati i furti di generi alimentari nei supermercati e nelle aziende agricole
Dai salami ai carciofi, dalle arance alle mimose, dalla legna da ardere per il riscaldamento a polli e tacchini, fino addirittura ai vasi di fiori del cimitero, con la crisi è boom di piccoli furti messi a segno per soddisfare anche i più elementari bisogni e le più tradizionali abitudini. Sono questi gli inquietanti risultati di una analisi fatta della Coldiretti nei primi mesi del 2013 nella quale si evidenzia un aumento del 3,2 per cento di furtirispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Un risultato che non può non fare il paio con quello di Bankitalia che sostiene che dal 2010 è aumentata al 65% (era al di sotto del 40% nel 1990) la quota di quelli che valutano il proprio reddito inferiore a quanto ritenuto necessario. Non solo. Le famiglie, secondo i conti fatti dall'Icc di Confcommercio, sono state costrette a ridurre mano a mano i soldi destinati agli acquisti per la tavola, con una riduzione della spesa alimentare di oltre 12 miliardi di euro": in un anno "è raddoppiato il numero di italiani che non possono permettersi di comprare carne o pesce ogni due giorni". E ancora: a gennaio, per la Cia, "gli acquisti per la tavola sono crollati del 3,9% in quantità, nonostante si tratti di una voce primaria e irrinunciabile del bilancio familiare". Ciò vuol dire, che le famiglie mangiano sempre meno, trovandosi in una condizione di sofferenza tale da ricordare i tempi di guerra. E come in tempo di guerra si ricorre al furto del cibo. I nuovi ladruncoli prendono di mira prodotti di base, a partire da quelli alimentari che spariscono dalle aziende agricole fino ai supermercati. Numerose segnalazioni, sottolinea la Coldiretti, confermano il ritorno dei ladri di polli mentre tra i prodotti di stagione nel mirino finiscono i carciofi a Termini Imerese. Anche le arance - sostiene la Coldiretti - vanno letteralmente a ruba in questi primi mesi del 2013. I Carabinieri hanno sventato furti a Noto (Siracusa) ad Acate (Ragusa), a Ramacca (Catania) e ancora nelle campagne di Siracusa per diversi chili di prodotto prelevati direttamente dalle piante. I nuovi ladri però non mostrano gusti particolari e colpiscono indistintamente tutte le produzioni commestibili presenti in campo con i furti che avvengono preferibilmente di notte e oltre alle perdite provocate dalla sottrazione dei prodotti provocano spesso anche - precisa la Coldiretti - danni alle strutture e alle coltivazioni in campo magari non ancora pronte per la raccolta.