La Annunziata sta con Balotelli
Sul sito che dirige, huffingtonpost.it, l'ex direttrice del tg3 si lancia nella difesa dell'azzurro
"Due righe per dirvi che mi vergogno un po' (o forse molto) per come stiamo trattando Balotelli. E non mi dite che ha giocato male e altre cose del genere. Io non mi intendo di calcio, ma so riconoscere la solitudine e la disperazione quando le vedo. La scena del ragazzone con le cuffie che si avvia solo verso l'autobus la conoscono a istinto tutte le madri del mondo, o dovrei dire tutti gli adulti". Comincia così sul sito internet che dirige, huffingtonpost.it, l'intervento di Lucia Annunziata a difesa di Mario Balotelli, l'azzurro più criticato dopo l'eliminazione dell'Italia dai Mondiali del Brasile. "Balotelli o è un fenomeno, un genio, un esempio, o è uno stronzo. Questa è la dinamica speciale cui è sottoposto da sempre". E questo può esser pure vero. Ma poi l'ex direttrice di Raitre si lancia in un parallelo quanto meno scivoloso tra il calciatore miliardario, famoso e sempre circondato da belle donne e i ragazzini stranieri adottati in Italia: "Questo è esattamente la ripetizione di quello che succede intorno ai ragazzini adottati, specie se di pelle nera - si c'è anche questo aspetto - nei campi di gioco e nei banchi delle nostre scuole. Gli adottati, i diversi, la non-nostra-razza, il non-nostro-ceto sono in Italia - paese di buoni sentimenti ma non così buoni da dimenticare i propri spazi e i propri interessi - sono trattati così". I lettori del sito, notoriamente "progressista", non ci stanno e i commenti che seguono bocciano tutti, ma proprio tutti, l'intervento buonista (o tragicomico, fate voi) dell'Annunziata. Solo per citarne alcuni: "Ci mancava la sviolinata patetica in favore del milionario viziato!" scrive Riccardo Russo. "Trovo l'analisi dell'Annunziata povera di contenuti e ricca di pregiudizi. Uno su tutti il fatto che un orfano di colore sia una vittima a prescindere" aggiunge Fabrizio Boni. Per Gustavo U., "l'Annunziata tratta il Balotelli come un "bovero negro". E Giulio Ghiselli: "Ma quale durezza col Balo? E i ragazzi che lavorano in fabbrica o nei cantieri? Il Balo e' un super fortunato solo che la fortuna la prende a calci".