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21 dicembre 2012, la fine del mondo è vicinaVoi come la vivrete?

Dalla profezia Maya all'arrivo in terra degli extraterrestri; ma c'è chi esorcizza parlando di una rinascita e di un mondo senza guerra e consumismo

Leonardo Diana
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21 dicembre 2012. E' senza dubbio questa la data più chiacchierata degli ultimi anni e si sta avvicinando inesorabilmente. Tra soli due giorni scopriremo cosa si nasconde effettivamente dietro a questa fatidica data. Mitologia, credenza popolare mista a semplice superstizione o catastrofica realtà? In molti, forse troppi, hanno detto la loro a riguardo del 21 dicembre, ma in pochi sanno veramente cosa sia questo giorno. Dalla profezia Maya all'arrivo in terra degli angeli dell'Apocalisse fino all'invasione aliena; si è detto di tutto su questo giorno, ma c'è anche chi esorcizza scenari di distruzione parlando di una rinascita e di un riavvicinamento ai vecchi valori per dire addio una volta per tutte al consumismo e alle guerre. Da mesi, giorno dopo giorno, siti web, giornali e televisioni non fanno altro che parlare di questa temutissima data e le notizie, più o meno surreali si susseguono: dai bunker antiatomici sparsi per il mondo al mito di Cisternino, paesino pugliese che si salverà dall'Apocalisse, passando per veri e propri atti di violenza come quello accaduto in Cina, dove un pazzo ha accoltellato 23 bambini per risparmiargli il dolore della fine del mondo. Ma quali sono le origini di questa chiacchieratissima data?   Il sondaggio: la fine del mondo è vicina, ci credete o no?  Le origini - La profezia si basa su un'interpretazione del calendario Maya, tratta del Codice di Dresda, che annuncia 20, 40 anni caratterizzati da diluvi scatenati da una dea e su alcune iscrizioni in pietre di alcune città del mesoamerica, come Palenque, Tikal. Dopo anni di silenzio, il boom letterario attorno a questa data mitologica è arrivato a partire dagli anni settanta con alcuni scrittori New Age che ipotizzavano una gravissima crisi globale per il 2012. Alcuni storici del periodo pre-colombiano hanno interpretato queste iscrizioni come il passaggio ad una nuova era di consapevolezza, grazie anche all'incontro con "divinità celesti", ad esempio Quetzalcoatl e forse a qualche cataclisma, caratterizzato da estese esondazioni dovute a cause misteriose. Le ipotesi - Tra gli scenari proposti, uno dei più diffusi è quello di una tempesta solare di forte intensità, che potrebbe abbattersi come un impulso elettromagnetico sulla Terra (teoria divulgata nel 2011 dalla NASA e discussa in sedi riservate dalla Commissione Europea). L'ipotesi della tempesta solare deriva dalla "teoria delle macchie solari" elaborata nel 1994 dagli scrittori inglesi Adrian Gilbert e Maurice Cotterell nel libro Le Profezie Maya. Alla scoperta di una civiltà scomparsa, ipotesi poi smentita e ritenuta priva di qualsiasi riscontro scientifico.  La fine del mondo? Tra 7mila anni - Proprio quest'anno, un gruppo di archeologi americani ha ritrovato, nel sito di Xultun in Guatemala, un'abitazione, probabilmente appartenuta a uno scriba Maya, sui cui muri sono presenti centinaia di geroglifici e pitture che sembrano descrivere cicli astronomici. Ciò che è stato scoperto descrive con precisione i vari cicli dei calendari Maya che si suddividevano in quello cerimoniale di 260 giorni, quello solare di 365 giorni, il ciclo di Venere di 584 giorni e quello di Marte di 780 giorni. Secondo gli studiosi, quelli di Xultun sono i geroglifici maya più antichi ritrovati fino ad oggi. Decifrati con il codice di Dresda, i glifi hanno però rilevato che il calendario di lungo computo che profetizzava la fine del mondo nel 21 dicembre 2012 dovrà essere aggiornato aggiungendo altri 7000 anni prima di terminare.  

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