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L'indifferenza sul caso SallustiDe' Manzoni: "Anche colpa nostra"Maglie: "No, il Paese è fazioso"

Alessandro Sallusti

Secondo il vicediretore di "Libero", se la gente non si indigna la responsabilità è anche dei giornalisti. Per la editorialista, al contrario, l'Italia non si indigna a causa dell'invidia

Andrea Tempestini
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Intorno ad Alessandro Sallusti non si è consumato soltanto il triste teatrino di una politica capace soltanto di blaterare, e non di salvarlo. Un altro brutto spettacolo è l'indifferenza della gente comune e dei colleghi alla sorte del direttore, agli arresti domiciliari per diffamazione. Una diffamazione dovuta a un articolo che Sallusti non ha mai scritto. Sul tema dell'indifferenza che circonda il caso, si sono confrontati il vicedirettore di Libero, Massimo De' Manzoni, e la firma Maria Giovanna Maglie. Secondo De' Manzoni è necessario un "mea culpa": se la gente non si indigna è anche colpa nostra; i giornali non sono più percepiti come una realtà da difendere, e qualche pretesto lo ha fornito anche la categoria dei giornalisti. La Maglie ha un punto di vista differente: macché colpa della stampa, l'Italia che non si indigna è fondata sull'invidia. Secondo l'editorialista, il Paese è ostaggio di faziosità e odio di classe: ecco perché nessuno insorge per le manette a un cronista berlusconiano con una bella casa.  E voi come la pensate? Leggete il commento di Massimo De' Manzoni e quello di Maria Giovanna Maglie, ed esprimete la vostra opinione votando al nostro sondaggio on-line. Il commento di Massimo De' Manzoni Il commento di Maria Giovanna Maglie Il sondaggio: e voi con chi state?  

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