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Confcommercio, nel 2013 pressione fiscale record al 45,8%

Giulio Bucchi
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      Un Natale più povero e un 2013 di tasse, tutto grazie a Mario Monti e all'Imu. E' l'allarme lanciato dalla Confcommercio che ha ricordato come nel prossimo anno la pressione fiscale in Italia potrebbe raggiungere il livello record del 45,8% proprio per effetto dell'Imu, mentre per il combinato tra tassa sulla casa, tassa sull'auto e canone Rai secondo il direttore del centro studi di Confcommercio Mariano Bella questo dicembre la pressione fiscale è praticamente raddoppiata rispetto allo stesso mese dell'anno passato: gli italiani spenderanno 9,9 miliardi di euro contro il 5,1 del dicembre 2011, per l'esattezza il 94.5% in più.  Tesoretto Imu - Già il Tesoro, mercoledì, aveva annunciato entrate boom grazie alla tassa sulla casa. Ora, sottolinea Confcommercio, il gettito fiscale complessivo   dell'Imu potrebbe arrivare fino a 28,21 miliardi di euro, ovvero 7 miliardi in più. E questo farebbe salire la pressione fiscale del 2012 al 45,2%, in attesa del rialzo nel 2013. "Tutto dipende dalla media ponderata delle aliquote Imu deliberate dagli 8 mila Comuni", spiega il centro studi secondo cui l'ipotesi minima di gettito è di circa 24,30 miliardi, rispetto a quanto stimato dal Mef ad agosto 2012, con ancora le aliquote provvisorie, cioè di 0,40% e 0,76%, circa 21 miliardi. Consumi giù - "L'effetto recessivo non risparmierà nemmeno il Natale.Ogni famiglia spenderà per consumi il 13,2% in meno del 2011", ha aggiunto il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli. "L'effetto Imu a dicembre ha fatto raddoppiare le tasse. Se vogliamo uscire da tunnel della crisi economica, la via maestra resta la riduzione delle tasse. Noi abbiamo calcolato che dal gettito Imu potrebbero venire fino a 7 miliardi in più. Chiediamo al governo di restiuirli a cittadini e imprese andando ad alimentare il Fondo taglia tasse o per scongiurare definitivamente l'incremento dell'Iva previsto dal 1 luglio 2013". "Fortunatamente - ha commentato Sangalli - la recessione non si è ancora trasformata in recessione", ma di sicuro il budget di spesa rispetto al Natale precedente per gli intervistati da Confcommercio sarà inferiore per il 51,4%, uguale per il 46,9%, superiore solo per l'1,7%. Gli italiani spenderanno fino a 300 euro nell'89,5%. La spesa media pro capite per i regali di Natale sarà comunque di 164  euro.       

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