Studenti in piazza da Roma a Torino Okkupato il cinema di Nanni Moretti
Bloccata l'autostrada Palermo-Catania, picchetti alla Rinascente
Non solo contro i tagli alla scuola ma anche contro la disoccupazione, la precarietà, l'austerity del governo Monti. Stamattina è cominciata la nuova protesta degli studenti con cortei in varie città. Nella Capitale - A Roma il corteo degli studenti, partito dalla Sapienza di Roma, è arrivato a piazza Fiume, dove alcuni manifestanti hanno disposto picchetti agli ingressi della Rinascente. Altri manifestanti hanno preso di mira le filiali delle banche Unicredit e Barclays, poi alla sede del ministero dell'Economia e delle Finanze dove hanno lanciato monetine e uova. Al grido di "Noi non moriremo precari", il corteo degli studenti ha fatto ritorno davanti all'ingresso dell'Università La Sapienza. Alla manifestazione hanno partecipato alcune centinaia di ragazzi, tra universitari e studenti delle scuole superiori. Nei pressi del Miur alcuni giovani hanno occupato in modo temporaneo lo spazio esterno del cinema "Nuovo Sacher" di Nanni Moretti e tenuto un'assemblea. Gli "argomenti"- Gli studenti hanno detto di voler "riappropriarsi del territorio" e "sperimentare un'idea diversa di scuola". Ma alcuni hanno anche mostrato l'esigenza di "uscire dallo studentismo", cioè non limitarsi ai problemi della scuola ma affrontare tematiche come disoccupazione, precarietà, sanità, welfare. I giovani, che dicono di non riconoscersi in alcun partito o sindacato, hanno formulato critiche al modello di economia liberista e alle politiche che il governo Monti ha adottato per fronteggiare la crisi economica: secondo gli studenti, le misure adottate "colpiscono quelli che la crisi non l'hanno creata". Dalla Sicilia al Piemonte - A Palermo gli studenti hanno imboccato lo snodo della circonvallazione che immette sull'autostrada Palermo-Catania, con loro anche i lavoratori della società comunale Gesip. I manifestanti si sono ammassati sotto il ponte di viale delle Scienze e così hanno bloccato il traffico sulle due corsie centrali della circonvallazione. Gli studenti hanno lanciato petardi e gridato slogan contro il governo. A Torino alcuni manifestanti sono riusciti a entrare dentro la Mole Antonelliana e a raggiungere il tempietto sotto la guglia, da cui hanno srotolato uno striscione con scritto: "Vogliamo il pane ma anche le rose".