Ecco la rettifica salva-Sallustiper la grazia di Napolitano
Una delle ragioni che hanno fatto pendere la bilancia della bilancia a favore della condanna a una pena detentiva, nel caso Sallusti è consistita dalla mancata pubblicazione di una rettifica, scrive il direttore Maurizio Belpietro su Libero in edicola il 4 dicembre. Ma la lettera con la richiesta di smentita a Libero non è mai arrivata, né è stata spedita dal magistrato Giuseppe Cocilovo, coiè il giudice che seppur non nominato si è sentito diffamato dall'articolo di Renato Farina né è stata inviata dal Tribunale cui nel frattempo Cocilovo si era rivolto. Se il giudice avesse voluto, nel condannare Sallusti avrebbe potuto disporre la pubblicazione dell'estratto della sentenza e questa sarebbe stata la miglire rettifica. Purtroppo questo non è avvenuto e il fatto che l'ex direttore di Libero non avesse pubblicato una rettifica è diventato un'aggravante che ha significato per Sallusti il massimo della pena. Oramai la condanna è diventata definitiva e solo un provvedimento di grazia del presidente della Repubblica può salvare Sallusti dal carcere. In redazione sono arrivate migliaia di adesioni alla nostra rischiesta. Ma, scrive ancora il direttore, se serve a raggiungere la l'obiettivo della scarcerazine dell'ex direttore di questo giornale, facciamo di più e offriamo noi le scuse al giudice Cocilovo pubblicando una rettifica la cui mancata pubblicazione è stata usata per aggravare la pena a Sallusti. Ecco dunque la rettifica: In relazione all'articolo pubblicato il 18 febbraio 2007, in prima pagina, a firma Dreyfus, si precisa che la notizia di un giudice che avrebbe obbligato una minorenne ad abortire è destituita di fondamento, ed è frutto di un errore indotto da un articolo pubblicato il giorno prima sulla «Stampa» Leggi il commento integrale di Maurizio Belpietro su Libero in edicola martedì 4 dicembre "Sallusti Libero", appello a Napolitano: scrivete una mail con nome e cognome a [email protected]