Tutti liberi i violenti degli scontriI poliziotti sono sotto inchiesta
Sono già liberi gli otto ragazzi arrestati per gli scontri con le forze dell'ordine avvenuti sul Lungotevere a Roma, ma a distanza di poche ore un agente della Polizia di Stato è stato iscritto nel registro degli indagati. La decisione della scarcerazione è stata presa dal gip di Roma, Wilma Passamonti. Secondo quanto riferito da uno dei difensori degli otto ragazzi, l'avvocato Francesco Romeo, per due dei fermati non è stato convalidato l'arresto con l'immediata scarcerazione, mentre per gli altri sei è avvenuta la convalida con scarcerazione e unico obbligo quello della firma giornaliera. Per tutti le accuse contestate erano di resistenza aggravata a pubblico ufficiale e lesioni. Il gip ha voluto esaminare i filmati e le foto realizzate nel corso degli scontri prima di prendere la decisione. Indagato un poliziotto del Viminale - I video e le foto lo ritraggono mentre manganella sul volto un ragazzo caduto in terra. La Procura lo ha identificato e ora è iscritto nel registro degli indagati. Si tratta di un poliziotto autore di alcuni eccessi durante il corteo del 14 novembre a Roma. L'agente apparterrebbe al commissariato Viminale. Intanto prosegue l'attività della pm Luca Tescaroli per identificare altri responsabili di eccessi sia tra le forze dell'ordine che tra i manifestanti. Sono stati acquisiti video e foto che sono già all'attenzione e visionati dalla Digos di Roma. Intanto proseguono le indagini della procura anche per chiarire l'episodio, sempre segnalato con filmato video, di lacrimogeni che sembrano essere stati lanciati dal ministero della Giustizia, di via Arenula. L'analisi dei filmati degli scontri prosegue anche per individuare possibili manifestanti autori di reati.