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Capitan codardo si risente:"Sono coraggioso e ho le prove"

Schettino sta per pubblicare un libro con la sua verità: "Tirerò fuori ciò che in molti non vogliono venga alla luce"

Nicoletta Orlandi Posti
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  Il soprannome di "capitan codardo" proprio non gli va giù. Lui di coraggio ne ha da vendere, dice, e lo avrebbe dimostrato quando al comando della Concordia avrebbe evitato davanti al Giglio una tragedia ancora più grande. L'ex comandante della Costa Francesco Schettino annuncia di avere "prove e carte nascoste" che racconterebbero un'altra verità per cui poi tutti "dovranno chidere scusa". Schettino annuncia di stare scrivendo un libro sul naufragio della nave al Giglio e, in una intervista al 'Giornale', racconta: "ci sono prove allegate all'inchiesta che raccontano completamente un'altra storia e dimostrano come il sottoscritto non sia capitan codardo". Schettino dice di non "accettare più di essere massacrato con menzogne infamanti. E siccome hanno parlato tutti e in tanti hanno distorto la realtà, adesso parlerò io. Sto scrivendo un libro, e senza fare sconti a nessuno tirerò fuori ciò che non vogliono venga alla luce".  L'anticipo dei contenuti del volume, Schettino dice che tirerà fuori "le prove snobbate, le carte nascoste, le registrazioni integrali divulgate in modo volutamente parziale o capzioso come quello del 'Torni a bordo c..'. Ce ne e' anche per il comandante Gregorio De Falco, l'autore della telefonata: "E' una vittima - dice Schettino - perchè è finito in un terribile gioco più grande di lui e ha provato a 'giocare' in modo non corretto". Insomma, afferma ancora, "presto tirerò fuori verità sconvolgenti. E allora chi mi avrà denigrato dovrà chiedere scusa non a me ma ai familiari delle vittime e all'opinione pubblica che è stata truffata con informazioni false e depistanti".  

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