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Napoli, scontri al corteo contro la Fornero e Profumo

I precari e gli studenti volevano forzare il blocco e avvicinarsi alla mostra d'Oltremare dove si sta tenendo una conferenza sul lavoro

Nicoletta Orlandi Posti
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Sono stati lanciati fumogeni, bombe carta, sampietrini, bottiglie di vetro e altri oggetti ai quali polizia e carabinieri in assetto antisommossa hanno risposto con i lacrimogeni e con un carica di alleggerimento nei confronti di alcuni partecipanti al corteo che sta contestando a Napoli i ministri Elsa Fornero e Alessandro Profumo, in città per la Conferenza italo-tedesca sul lavoro. I manifestanti, circa un migliaio, tra i quali rappresentanti delle liste dei disoccupati e dei Carc, sono arrivati a piazza Tecchio, di fronte la mostra d'Oltremare, sede del vertice, e hanno urlato "lasciateci passare", poi hanno tentato di forzare il blocco, facendo esplodere anche petardi. Di qui la manovra di alleggerimento delle forze dell'ordine e il primo contatto. Lo scontro è proseguito tra il lancio di petardi e fumogeni. Le Forze dell'Ordine tengono lontani i manifestanti dalla mostra d'Oltremare, con un forte schieramento di uomini. Le manovre di alleggerimento hanno generato anche un fuggi fuggi dei manifestanti nelle vie limitrofe. Tra questi, molte persone con caschi integrali in testa o coperti da passamontagna neri. Un centinaio di studenti, soprattutto ragazze degli istituti superiori, si è rifugiato nell'atrio della facolta' di Ingegneria dell'Universita' Federico II di Napoli. C'e' stato un tentativo di riorganizzare il corteo, ma gli stessi manifestanti si sono allontanati dalla zona di Fuorigrotta.Molti hanno maschere sul viso raffiguranti il ministro del Lavoro, Elsa Fornero. Dietro lo striscione 'Austerity e poverta', jatevenne' un gruppo di manifestanti si è presentato con il volto coperto da caschi e sciarpe. Alla testa del corteo è stata innalzata una barriera in plexiglas che impedisce il contatto visivo. Secondo gli organizzatori sono circa un tremila le persone scese in piazza. Dal megafono è stata annunciata la presenza di una delegazione di lavoratori Fiat di Pomigliano, della società Astir e un gruppo di aderenti al movimento precari bros. Folta la presenza delle scuole superiori della città e degli universitari.

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