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Nubifragi, frane, esondazioniL'Italia del Nord in ginocchio

Il governatore del Veneto chiede lo stato di calamità: "E' impensabile che il governo non aiuti"

Nicoletta Orlandi Posti
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Ancora morti per il maltempo, la pioggia che cade incessantemente sulla Toscana ha provocato il crollo di un ponte in Maremma. Sono stati individuati in  un'auto recante il logo dell'Enel i tre corpi privi di vita rinvenuti  in provincia di Grosseto. Si tratta  di un'auto   precipitata dal ponte crollato sulla strada provinciale Sant'Andrea,  in località Marsiliana. E' stato appena accertato dall'Arma dei  carabinieri - afferma una nota delle prefettura- che l'autovettura   recipitata, una Fiat Punto di colore bianco, reca il logo dell'Enel e  ha a bordo tre persone rimaste vittime. Sono in corso gli accertamenti  sull'identità delle persone coinvolte da parte della competente   autorità giudiziaria.  Al momento sono quindi ufficialmente quattro le persone decedute  a causa del maltempo nel grossetano.  oltre alle tre vittime trovate   nell'auto dell'Enel, ieri nel tardo pomeriggio è stato rinvenuto il  cadavere di un uomo di 73 anni nella sua auto a Capalbio, travolto da   un torrente in piena. C'è poi apprensione anche per la sorte di tre   persone che risultano disperse nelle campagne di Albinia. In Toscana è arrivato l'esercito.  Ieri, 12 novembre unn morto a Capalbio. Un anziano è rimasto sommerso dall'acqua e dal fango mentre si trovava a bordo della sua auto. Un'anziana è stata travolta da una bomba d'acqua mentre si trovava in auto a Orbetello, in provincia   di Grosseto. La vittima, 73 anni, è stata portata d'urgenza   all'ospedale di Grosseto, dove si trova ricoverata in gravi condizioni. Circa 30 persone sono rimaste isolate in provincia di Grosseto, a causa dell'esondazione del fiume Albegna e del torrente Elsa, causata dalle forti piogge che da stanotte colpiscono la zona. Lo straripamento dei corsi d'acqua ha provocato allagamenti nei comuni di Albinia, Orbetello, Saturnia e Manciano.  Il Veneto  Drammatica la situazione anche in Veneto che è pronto a chiedere lo stato di calamità.  Il Lazio sferzato dal nubifragio. La tempesta di San Martino si è fatta sentire con forza e continua a non dar tregua alle regioni del Nord Est e del Centro. "E' impensabile" che il governo non dia un segno concreto di un aiuto a un territorio che "paga le tasse e in misura molto superiore a quanto viene restituito", ha tuonato il presidente della Regione, Luca Zaia. "Abbiamo chiesto, e attendiamo dai sindaci dei territori colpiti dagli eventi di questi giorni un puntuale monitoraggio dei danni. Andando in giro ieri per il territorio, ho constatato personalmente quanto le famiglie, le imprese, le aziende agricole e i Comuni siano stati danneggiati", ha detto annunciando che la Regione si attiverà anche formalmente per chiedere lo stato di calamità". Intanto oggi è un'altra giornata di emergenza.  guarda le immagini nella Gallery A Venezia l'acqua alta è arrivata a un metro e 20 centimetri verso le 9.30; ieri ce n'era stata una di un metro e mezzo, tra le più importanti della storia delle maree nella città lagunare. A Latisana, in provincia di Udine, tutto è pronto per ricevere la piena del fiume Tagliamento. Oggi le piene del Bacchiglione attraverseranno la bassa Padovama, dove ieri ci sono state esondazioni del Muson. Numerose le frane nel Bellunese, nel Trevigiano e nel Trentino. E' ancora sospesa la circolazione dei treni da Montebelluna verso Feltre. A Vicenza si è sfiorata l'esondazione, con un livello massimo di 6 metri del fiume a Ponte degli Angeli, ma l'ondata di piena del Bacchiglione è passata e la città ha tirato un sospiro di sollievo, dopo ore che avevano fatto temere il ripetersi dell'alluvione di inizio novembre 2010. guarda il video su Libero Tv Umbria -Sono stati una cinquantina gli interventi svolti nella notte nel perugino dai vigili del fuoco. Altrettanti sono in corso in queste ore. I telefoni della sala operativa continuano a suonare e il personale libero è stato richiamato in servizio per integrare le squadre di soccorso. Numerosi gli allagamenti, che nella zona del Marscianese e di Tavernelle hanno portato anche ad evacuare alcune famiglie vicino al fiume Nestore. Black out elettrici in varie zone del perugino. Diversi tratti della Pievaiola risultano allagati. Smottamenti anche all'altezza di Montebello, dove la corsia nord della E45 è stata parzialmente chiusa al traffico. I vigili del fuoco hanno evacuato stamani diverse famiglie dalle loro abitazioni nella zona di Allerona, a Orvieto, a causa dell'esondazione del fiume Paglia. Disposta inoltre la chiusura di tutte le scuole nell'intero comune. Nella zona di Allerona alcune persone sono anche salite sui tetti delle case e vengono soccorse con mezzi aerei oltre che quelli anfibi.La chiusura delle scuole è stata disposta dal sindaco di Orvieto Antonio Concina. Il provvedimento si è reso necessario - spiega il Comune - a causa degli effetti della piena del fiume Paglia tra Allerona Scalo e Baschi, che ha esondato nella zona di Orvieto Scalo. Rendendo necessaria nelle prime ore di questa mattina la chiusura del Ponte dell'Adunata. Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Forze dell'Ordine e tecnici del Comune stanno tenendo sotto osservazione il tratto del fiume Paglia che attraversa il territorio comunale dove in 36 ore sono caduti 180 millimetri di pioggia.   Liguria - La tempesta di San Martino, che ieri aveva portato a "blindare" Genova e la Liguria con l'allerta 2, ha colpito più duramente soprattutto il Levante ligure. Nello spezzino, le zone più colpite dalla perturbazione sono state quelle dei comuni di Sarzana, Ameglia, Ortonovo e Castelnuovo Magra; oltre un centinaio le persone sfollate nella zona per precauzione, ma quasi tutte sono gia' rientrate nelle proprie abitazioni.  Emilia Romagna - In Emilia Romagna la Protezione civile ha attivato la fase di preallarme per rischio idraulico e idrogeologico sull'Appennino reggiano e modenese. Dopo le piogge che hanno colpito il territorio montano, possono verificarsi - si legge nell'allerta - frane, smottamenti, straripamenti di fossi con conseguente chiusura di ponti, interruzioni della viabilità. Fase di preallarme per il fiume Enza, il confine fra Reggio Emilia e Parma e anche per le aree vicine al bacino del fiume Secchia.  Lazio - Nubifragio si è abbattuto ieri su Roma causando un black out che ha coinvolto anche lo stadio Olimpico dove si stava giocando il derby. Sempre nella parte nord della città i vigili del fuoco sono intervenuti per alcune automobili rimaste bloccate nell'acqua, che ha raggiunto i 70-80 centimetri d'altezza, per rami caduti o pericolanti e per alcuni allagamenti ai piani bassi di edifici. A Roma per l'innalzamento del livello delle acque del Tevere i Vigili del Fuoco, su disposizione della Protezione civile, hanno chiuso stamattina gli accessi alle banchinein tutto il tratto urbano del fiume che attraversa la Capitale proprio per il forte innalzamento del livello delle acque considerato le abbondanti piogge delle ultime ore. Resta critica la situazione a Civitavecchia, dove tutti i quartieri delle zone basse si sono allagati stamani a causa di un violentissimo nubifragio, ed è scattata un' allerta meteo della Protezione civile regionale per l'Alto Lazio nelle prossime 12-18 ore, in particolare per la provincia di Viterbo. Disposta dal sindaco di Montalto di Castro l'evacuazione di tutti gli abitanti della zona della marina. Si tratta di diverse centinaia di persone che hanno abitazione lungo la costa della Tuscia, nel litorale nord del Lazio. L'ordinanza e' stata messa a seguito dell'esondazione del fiume Fiora che ha riversato una grande quantita' di acqua e fango nel centro abitato. Friuli Venezia Giulia - Le intense piogge hanno causato  in Friuli Venezia Giulia allagamenti e mareggiate. Ora la situazione   è in via di miglioramento e si cominciano a contare i danni. Lo   riferisce la Protezione Civile regionale dalla sala operativa di   Palmanova (Udine), che al momento ha sul territorio un centinaio di   volontari impegnati in varie attività di presidio, tra cui la   sorveglianza degli argini del Tagliamento, Livenza e Meduna.  Nel dettaglio, il rischio esondazioni dei corsi d'acqua non   c'è, ma Protezione Civile e Vigili del Fuoco sono impegnati a   svuotare pianiterra e scantinati delle abitazioni che ieri sono state allagate, soprattutto a Sacile e Brugnera, nel pordenonese, a causa   dell'onda di piena nel bacino del Livenza. Anche i danni sono in fase   di valutazione. Sono state allagate anche le poche case, che si   contano sulle dita di una mano, afferma la Protezione Civile,   costruite in regione nelle aree golenali.Tecnici della Protezione Civile stanno eseguendo sopralluoghi nel gemonese, poichè i violenti temporali della notte   hanno causato allagamenti portando alla chiusura di strade, tra le quali l'importante strada statale n. 13 'Pontebbana'. La situazione sta rientrando nella normalità, ma sono in corso le verifiche   tecniche.  Ieri e durante la notte appena trascorsa il forte vento da sud ha causato ancora mareggiate lungo la costa a Grado e Lignano. A Grado è ancora allerta acqua alta. A Trieste, nella giornata di ieri i pompieri hanno eseguito in tutto una ventina di interventi per problemi creati dal vento e dagli allagamenti.    

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