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I soliti teppisti di piazza: Roma, petardi, tafferugli e tangenziale occupata

Le sigle della sinistra italiana si incontrano nella capitale per una giornata contro il governo dei Prof. Il corteo degli studenti cambia percorso e blocca a circolazione all'altezza San Lorenzo

Roberto Procaccini
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  Una carreggiata della tangenziale est bloccata, petardi sule auto in transito nel'altro senso, bottiglie contro la polizia, che ha accennato una carica, ma che tiene i manifestanti a bada a distanza. Si conclude con un corteo selvaggio degli studenti il No Monti Day, giornata di protesta contro le politiche del governo dei Prof indetta dalle sigle della sinistra italiana. Gli universitari hanno cambiato il percorso della propria sfilata a sorpresa e anzichè tornare a La Sapienza, come previsto, hanno risalito la rampa dell'uscita della tangenziale di San Lorenzo e bloccato la circolazione in direzione Tiburtina. Già in precedenza il corteo, raggiunta piazza San Giovanni, dove doveva finire la manifestazione, aveva fatto rotta fino a porta Maggiore. Gli studenti marciavano con volti coperti da passamontagna e sciarpe. A tenerli d'occhio la polizia in assetto antisommossa. Non ci sono stati tafferugli. Giornata di protesta - Secondo gli organizzatori al No Monti Day hanno partecipato 150mila persone. A indire la manifestazione l'Unione Sindacale di Base, Federazione delle Sinistre, una rappresentanza dei terremotati dell'Emilia, le sigle degli studenti universitari. Le forze dell'ordine hanno presidiato il corteo: sigillati i tombini e vietato il parcheggio lungo le strade inserite nel percorso della manifestazione. Scaramucce in via dello Statuto, dove sono stati rovesciati dei cassonetti, e in via Cavour, dove sono state vandalizzate le vetrine di una filiale bancaria.  

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