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Il bluff del divorzio breveLegge fantasma da 10 anni

Oggi ci vogliono cinque anni per una procedura consensuale. La Bongiorno: "Colpa delle resistenze del Vaticano e del mondo cattolico"

Matteo Legnani
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E' un bluff, quello del divorzio breve. Ma qui non c'entra il fatto che partiti e deputati, presi come sono da manovre di vario genere, finiscono quasi sempre per trascurare aspetti che toccano assai la vita dei cittadini. "Qui" accusa la presidente della commissione Giustizia Giulia Bongiorno, "c'entrano i soliti ambienti cattolici, legati al Vaticano, che fanno ostruzionismo perchè ritengono che il via libera al divorsio breve possa minare la solidità della famiglia. Quando invece - prosegue la Bongiorno - gran parte delle sofferenze e dei problemi nascono proprio dai tempi lunghi della procedura". oggi, per un divorzio consensuale, ci vogliono cinque anni, due sentenze, due avvocati e un fiume di euro. La legge punta ad abbreviare i tempi della separazione: da tre a due anni in presenza di bambini e da tre a uno per le coppie senza figli. E di conseguenza anche i tempi del passo successivo: il divorzio, appunto. Approdata a Montecitorio nel 2003 è stata subito bloccata da Lega e Udc (Casini era presidente della Camera). E poi è sparita nei meandri di Palazzo. "N.C.", non calendarizzata. Spiega Rita Bernardini: "E' evidente che c'è un veto da parte delle gerarchie ecclesiastiche, che fanno leva su alcune forze politiche perchè la conferenza dei capigruppo (che è quella che deide il calendario dei lavori, ndr) rinvii sine die la discussione della legge". I "radicali per il divorzio breve" hanno ora iniziato uno sciopero della fame. 

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