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Casini bussa già al Pdl:"Insieme per sostenere Monti"

Il leader dell'Udc torna alla carica sul fronte dei moderati: "Senza Berlusconi ora non hanno più alibi, scelgano con chi stare"

Matteo Legnani
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Sono passate 48 ore appena, dalla nota con cui Silvio Berlusconi ha comunicato che il famoso ritorno in politica non ci sarà mai. Che lui non sarà il candidato premier del Pdl alle politiche 2013. E Pierferdinando Casini, dalle pagine de Il Messaggero, torna già a battere alla posta del maggior partito del centrodestra. A spingerlo non è solo l'addio del cav alla politica, ma anche la decisa sterzata di Pierluigi Bersani in una direzione che non vede un Monti bis come destinazione. "Un'esibizione muscolare" la definisce il leader dell'Udc "che si scontreranno con la realtà del dopo-voto, che imporrà governi di grande coalizione". Ne resta convinto, Casini: "Perchè - spiega - quella del dopo voto non sarà una realtà rose e fiori. Ciascuno dovrà portare il proprio contributo. Io il mio lo presenterò nel corso del mese di novembre, spero che possa sommarsi a quelli portati da altri". E qui la chiamata ad Angelino Alfano e al Pdl: "Si dovranno assumere le loro responsabilità, ora non hannopiù l'alibi di Berlusconi, dietro al quale si nascondevano. Ora dovranno confrontarsi sui contenuti e die agli italiani che paese vogliono per il futuro. Spiegare che politica vogliono fare in tema di fisco, di federalismo, che rapporto avranno con Mario Monti". A chi gli chiede se, così facendo, il leader dell'Udc non sia come il topo che chiede all'elefante di seguirlo, Casini replica: "Non si tratta di seguire noi, così come noi tutto vogliamo tranne che accodarci al pdl, perchè da quel punto divista abbiamo già dato. Si tratta invece di creare una cosa nuova in cui ciascuna delle forze politiche tradizionali sia chiamata a dare il suo contributo".

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