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Come Di Caprio in Prova a prendermi si finge pilota e vola gratis

Fermato un giovane di 32 anni con uniformi e tesserini falsi

Eliana Giusto
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Come Leonardo Di Caprio nel film "Prova a prendermi" si è finto pilota di una compagnia aerea di linea e ha viaggiato gratis. L'uomo, un italiano di 32 anni, è stato scoperto e denunciato dai carabinieri di Torino per attentato alla sicurezza dei trasporti aerei, sostituzione di persona ed usurpazione di titolo. Secondo i militari almeno in un'occasione fingendosi comandante di una compagnia di linea straniera e con un nome d'arte, è riuscito a volare quale terzo pilota in cabina.  Uniformi e tesserini falsi - Il nostro Di Caprio è stato fermato all'aeroporto di Torino e, accompagnato in caserma, ha confessato il raggiro. Nel suo garage i militari hanno trovato uniformi e tesserini taroccati e hanno sequestrato un permesso di parcheggio per operatori aeroportuali di Torino, due volumi per la formazione dei piloti di aerei di linea, due curricula vitae formato europeo con i dati  falsi dell'indagato, due tesserini di riconoscimento della compagnia di linea, una camicia bianca con spalline e gradi tubulari da pilota   di aeronautica civile, una giacca doppiopetto nera con gradi da pilota  cuciti sui polsi e anche il brevetto di pilota cucito sul petto. Finto profilo su Facebook - Forse come l'attore in Prova a prendermi, il giovane, un disoccupato con precedenti per truffe online, voleva belle auto e belle ragazze. Tanto che persino sul suo profilo Facebook si spacciava per pilota postando foto di aeroporti e addirittura chattando con una finta hostess creata sempre da lui. Come nome si era scelto Andrea Sirlo, come il corridoio di atterraggio dell'aeroporto di Torino Caselle.  Primi sospetti - I carabinieri hanno iniziato a tenerlo d'occhio da gennaio, quando alcuni cittadini e personale dell'aeroporto aveva segnalato quel ragazzo in uniforme che si fotografava in diverse aree dell'aeroporto torinese e che sembrava troppo giovane per essere un capitano dell'aeronautica civile. I militari hanno poi accertato che l'uomo era riuscito a farsi dare un “passaggio” dai colleghi, veri, sul volo Monaco-Torino del 6  aprile, stando in cabina di pilotaggio come terzo pilota. Ora le indagini proseguono per accertare se l'uomo abbia volato altre volte come “pilota”.

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