Il cacciatore di evasori: "Ho denunciato centinaia di dentisti e negozianti"
Alessandro Maiorano da anni segnala al Ministero dell'Economia i furbetti che non rilasciano ricevute o fatture: "Godo quando hanno paura, gli evasori devono restare in mutande"
"Qua il vero cacciatore di evasori sono io. Monti ha messo una taglia su di loro? Quasi quasi gli chiedo il conto". Lui è Alessandro Maiorano (nella foto, insieme al figlio in udienza da Papa Benedetto XVI), toscano un po' irriverente e molto arrabbiato. Soprattutto con i furbetti, quelli che "rubano i nostri soldi". Da anni sta portando avanti una battaglia senza esclusione di colpi: denuncia al Ministero dell'Economia tutti quelli che evadono, chi non rilascia fatture né scontrini. Lavora in Comune a Firenze, uffici amministrativi settore sport, e colpisce un po' in tutto il Centro Italia: Firenze, appunto, e poi Prato, Terni, l'Umbria, le località balneari di Toscana e Romagna. "Al gabinetto del Ministero dell'Economia ci sarà un faldone alto 3 km con tutte le mie denunce", rivendica con orgoglio Maiorano. "Ho denunciato 120 dentisti, 80 odontotecnici (in un caso riferendo anche di stalking da parte di uno di loro, ndr), il mio ex avvocato, ho fatto chiudere un concessionario con 4.000 auto". Tutto senza ricompense dallo Stato, ma solo per voglia di giustizia: "Io sono uno degli imbecilli che pagano tutte le tasse. Ha ragione Napolitano: chi evade non è degno di essere italiano perché quelli non sono soldi loro, ma soldi nostri". "Brava Equitalia" - Al cacciatore di evasori non va giù che Monti parli di taglie e che alcuni politici ora applaudano. "Dov'erano loro quando lo facevo io? A quanto ne so l'ex ministro Tremonti aveva dato ordine ai suoi di concedere una corsia preferenziale a tutte le mie segnalazioni". Su Equitalia ha le idee chiarissime: "Io sto con loro, sono per i controlli durissimi, incisivi. Certo, le tasse sono troppe ma è perché non tutti le pagano. Dopo i maxi-blitz ho mandato anche una lettera di complimenti a Befera. Il guaio è che arrivano tardi. Come sempre in Italia si chiude la stalla a buoi scappati". Ma non resta la sensazione di colpi ad effetto? "Certo, purtroppo è un altro vizio italiano. Bisognerebbe colpire i grandi evasori, per esempio gli imprenditori, e non solo i piccoli". Gli scudati? "Ecco, loro. Perché fargli pagare solo il 5%? Tutto dovevano levargli. Dovevano lasciarli in mutande". Una ricetta contro il sistema del sommerso ci sarebbe: "Basta predisporre controlli a tappeto su una singola categoria ogni anno. Nel 2012 controlliamo tutti, ma dico tutti gli avvocati. Nel 2013 i dentisti. Nel 2014 gli architetti e così via...". Per il momento, a Maiorano non resta che agire in privato. "Molti conoscenti mi fanno segnalazioni su tabaccai, piccoli negozi, studi dentistici. Loro magari non hanno il coraggio di denunciare alla Finanza, io sì. I colleghi mi chiamano Il Santo". E com'è che si sente Il Santo a girare per Firenze con gli occhi di tutti addosso? "Mi riconoscono, sanno che con me non si deve sgarrare. Quando entro in un bar i camerieri si danno di gomito. Uno mi prepara il caffè, l'altro lo scontrino. Detto alla fiorentina, si cacano in mano. E io godo".