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Barale, per lavorare si riduce lo stipendio

La showgirl torna in prima serata su Italia 1 alla conduzione di Mistero: ho rinunciato a compensi alti

Lucia Esposito
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  Tenuta a battesimo dal grande Mike Bongiorno, negli anni '90 è diventata un personaggio simbolo della televisione. Ha lavorato accanto a Raimondo Vianello, Maurizio Costanzo e Pippo Baudo, ma, a un certo punto, ha deciso di fermarsi e apparire meno in video. Giovedì prossimo Paola Barale torna in prima serata su Italia1, alla guida della sesta edizione del programma Mistero.  Paola, che temi tratterete quest'anno? «Come nella tradizione del programma, in questi nove appuntamenti ci occuperemo del paranormale e racconteremo storie avvolte dal mistero. Per esempio, parleremo del sosia di Paul Mc Cartney (si dice che il vero sir Paul sia morto in un incidente stradale negli anni '60 e che sia stato sostituito da uno che gli somigliava molto), della malattia chiamata sindrome di Morgellons, causata secondo alcuni dalle scie chimiche. Non pretenderemo di dare risposte, ma esprimeremo un punto di vista diverso». Questi temi la incuriosiscono? «Sono sempre stata convinta che nell'universo non siamo soli: qualcuno dall'alto si diverte a osservarci e, magari, a condizionarci. Nelle sere d'estate non amo uscire, o frequentare locali; preferisco stramene sdraiata a guardare il cielo stellato. Lo fisso per ore e così, ogni tanto, assisto a fenomeni strani. Una volta, in Puglia, ho visto una stella più luminosa delle altre discendere verticalmente e poi schizzare all'indietro: non ero sola, i miei amici hanno assistito alla stessa scena. Il giorno dopo, i giornali parlavano di ufo». Da quando ha abbandonato clamorosamente la Buona Domenica di Costanzo appare poco in video. Come mai?«Non lavoro poco, ma meno di prima. E poi non ho abbandonato “Buona Domenica”: ho solo capito prima di tutti gli altri che quella tv stava morendo, che sarebbe sparita per sempre. La mia si è rivelata una decisione lungimirante». Non si sente anche lei, come la sua collega Vanessa Incontrada, una vittima della tv maschilista?«Ma la tv italiana è maschilista da sempre! L'unica televisione piena di schedine, veline e letterine. Chi le parla ha iniziato come valletta, non a caso. Non sono molto informata sui palinsesti attuali, ma credo che ultimamente qualcosa stia cambiando: oggi ci sono più conduttrici donne e, soprattutto, ce ne sono di molto valide, scelte non certo per la loro avvenenza. Detto questo, è naturale che avere un bell'aspetto aiuti, non solo in tv». Lei sta tornando a lavorare a Mediaset: ha sentito che un'altra conduttrice, Barbara D'Urso, si è ridotta lo stipendio?«L'ho fatto anch'io. Credo sia normale, nell'interesse dell'azienda. Viviamo un'epoca di crisi. Mi ritengo molto fortunata ad aver ottenuto un contratto di lavoro di questi tempi: non mi sembra il caso di avanzare grandi pretese». Due anni fa lei ha condotto La Pupa e il Secchione: avrà saputo poi che alcune delle concorrenti di quell'edizione prendevano parte alle serate di Arcore. Come l'ha presa? «Non ho più incontrato quelle ragazze, dopo la fine del programma. Comunque, mi è dispiaciuto. Non giudico nessuno, ma di solito non prendo neanche in considerazione quelle che arrivano in tv attraverso scorciatoie». di Giovanni Luca Montanino   

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