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Forza Hollande: Se va all'Eliseo finisce l'Euro

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La politica del leader socialista improntata su meno rigore e tasse e più assunzioni

Andrea Turco
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Sono in molti a pensare che con la probabile, ma ancora non certa, vittoria di Hollande alle presidenziali, l'Europa possa rischiare di cadere. Il perché è presto detto. Sarkozy aveva improntato la sua politica estera nel rapporto indissolubile con la Germania di Angela Merkel. Stesse idee rigoriste, fatte di tasse e di contenimento dei costi. Per questo la Cancelliera era scesa in campo per sostenere l'amico Nicolas in difficoltà nei sondaggi. Perdere il fedele alleato francesce per la Merkel significa rimanere da sola a sostenere la politica di rigore che in molti in Europa malvedono. Hollande infatti ha idee diametralmente opposte a quelle tedesche. Prelievo fiscale solo sui ricchi, gestione meno severa del bilancio pubblico ma soprattutto assunzione di migliaia di precari. E la possibile vittoria del candidato rosso ha fatto tremare i mercati. Non è un caso che lo spread francese è salito a 210, il massimo da gennaio, mentre in apertura dei mercati il tasso delle obbligazioni a 10 anni è aumentato fino a 3,090% contro il 3,081% di venerdì. Ma è l'intera Europa a non dormire sogni tranquilli. Se Hollande dovesse mantenere le promesse, altri paesi potrebbero seguire l'esempio francese, stracciando di fatto il fiscal compact firmato il 2 marzo di quest'anno dai membri Ue. Sarebbe l'inizio della fine per l'euro.

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